venerdì 23 aprile 2010

Memo da una città triste (e questo è triste, da qualsiasi punto di vista lo si guardi)

Mi sono sentito dire che gli alberi in un contesto urbano hanno bisogno di terra per le radici, e gliela abbiamo data. Mi sono sentito dire che gli alberi in città soffrono, e abbiamo trovato il modo di farli stare bene. D’altronde, se soffrono gli alberi figuriamoci la gente e i bambini. Mi hanno fatto notare che alcuni alberi provocano allergie, e abbiamo selezionato piante che non emettono pollini. E poi che perdono le foglie, e bisogna raccoglierle: giusto. E poi che coprono le insegne dei negozi: vedete voi. E infine, che rubano spazio ai parcheggi per le automobili. E su questo hanno ragione: gli alberi prendono inevitabilmente il posto dei parcheggi e del traffico automobilistico. 
Solo oggi ho avuto modo di leggere la lettera di Renzo Piano al Corriere. Questo, riportato, è il passaggio che più mi ha colpito.

Ieri hanno dipinto le strisce blu per i parcheggi a pagamento sotto casa. Una puzza indescrivibile.
E la Marisa, che in portineria attaccava bottone in lingue mai sentite sulla faccia della terra con gli operai-pittori: "Signoooooooora, e come fa adesso il sig. Brambilla, che ha TRE macchine? Sa, POVERINO, a lui quelle macchine servono, lui ha un ristorante, COME FARA'?!?"
Il ristorante sta a 1 km da qui.

5 commenti:

Igraine ha detto...

Dobbiamo ribaltare la prospettiva? ;-)
Scherzo, sono d'accordo con te, è triste. Però davvero Milano per altri versi dà cose che altrove non ci sono. Pur restando lontana mille miglia dall'essere family friendly. O anche lontanamente friendly...

Chiara Trabella ha detto...

Da storica dell'arte, la proposta di Renzo Piano mi ha lasciata all'inizio un po' perplessa.
Ma poi ho pensato: se nel secolo scorso non si facevano scrupolo di aprire piazze e vie come piazza del Duomo a Milano o via della Conciliazione a Roma, spazzando via l'urbanistica medievale, perché noi ADESSO dovremmo farci problemi a intervenire su quelle stesse zone?
Un conto sarebbe riempire di alberi zone intatte, da conservare nel loro aspetto originario. Ma, se l'aspetto originario è già stato sfigurato, sbizzarriamoci, rendiamole almeno più vivibili!

Rossella - Casa Lellella ha detto...

la Milano da bere non contempla spazi verdi... ahimé!

MAMMOLINA ha detto...

Sono quelle occasioni in cui non rimpiango di tornare tra i miei boschi la sera anche se dopo 50 km di treno...un abbraccio.
P.S. almeno piantate qualche bonsai sui balconi!

lorenza ha detto...

Non è in discussione la bellezza di Milano (quella non si discute ;), ma la capacità di pensare al futuro, e soprattutto a QUALE futuro. Gli alberi erano solo un gesto, niente più (personalmente, lo schizzo di Piazza Duomo non mi trova fan entusiasta). Questo è triste, da tutti i punti di vista!