lunedì 12 luglio 2010

Di figli e capacità manageriali


Non so se dipenda dal genere o dalla carta astrale, o forse semplicemente dalla mia pigrizia, ma per la negoziazione non ho mai nutrito alcun interesse. Anzi, a dirla tutta, non mi ero mai posta neanche il problema di cosa significasse negoziare, finché:
  • ho affrontato due maternità, e per altrettante volte ho dovuto reinventarmi un lavoro daccapo;

  • ho letto in alcune ricerche (qui potete leggere l'ultima in ordine di tempo) che uno dei maggiori handicap, per quanto riguarda la possibilità delle donne di rimanere/crescere nelle aziende, è la capacità di negoziazione;

  • ho visto all'opera l'Ing. con suo figlio.
Pomeriggio di domenica, festa in una casa con piscina. Il piccolo ing. odia nuotare, e grazie al corso di nuoto che ha frequentato fino allo scorso anno, ha sviluppato una notevole dose di insicurezza acquatica. Ad un certo punto tutti i suoi compagni si buttano in acqua, lui inizia a ciondolare da solo per il prato, rinchiudendosi nel suo mondo fantastico e combattendo con la spada contro invisibili nemici. L'Ing. va a parlargli una volta, due, tre, quattro. Dopo un'ora riesce a convincerlo a mettere il costume, dopo due ore a presentarsi a bordo piscina. Ecco, io avrei alzato bandiera bianca già dopo 10 minuti, con un bel "Arrangiati!"

Pomeriggio di domenica (le domeniche pomeriggio sono momenti difficili, eh?), in spiaggia con Cugino Grande. Ripercorrendo fedelmente le orme dei loro padri, dopo mezz'ora piccolo Ing. e Cugino Grande si stanno già menando. Piccolo Ing. ha torto (pare sia stato lui a iniziare a menare, perché preso in giro di fronte a tutti da Cugino Grande) ma ugualmente non vuole sentire ragioni. Dopo due ore di serrati ragionamenti, l'Ing. riesce a convincerlo a chiedere scusa. I due fanno la pace, più o meno, insomma.

Insomma, noi donne (pare) non siamo culturalmente attrezzate per la negoziazione, ma mi rendo conto che questa capacità è fondamentale, e va a braccetto con un'altro aspetto dello "stare al mondo" sulla cui importanza sto molto riflettendo, ultimamente, ossia l'avere una strategia.

Dato che non farò mai la manager, almeno per fare la mamma.

Urge trovare e/o inventare corso di negoziazione e pensiero strategico per madri (e donne, e manager, magari, anche).

10 commenti:

MP ha detto...

Non so se si tratta di capacità di negoziare o di sfinire. Certo in quest'ultima arte molti uomini eccellono.

Francesca ha detto...

Ciao! Sono Francesca, cioè...Cocchina e vorrei dire la mia: secondo me noi donne siamo iperfornite di questa arte, solo che, per non inflazionarla e stressarci ulteriormente, la usiamo solo in casi veramente, veramente necessari e indispensabili, che poi sono all'ordine del quotidiano, intendo dire: convincere i popi a mangiare, a farsi vestire, a sopportare l'areosol e il lavaggio nasale e altre gustose amenità...

Francesca ha detto...

e inoltre c'è un pensiero per te, passa a trovarmi!

lorenza ha detto...

@Oh Mamma!: credo che sfinire e negoziare siano davvero due aspetti differenti... " Negoziazione: la transazione è soddisfacente quando lascia soddisfatti entrambi i negoziatori" ;)
@Cocchina: mah, io non sono mai stata molto capace di convincere i miei pupi che queste siano amenità ma comunque... Grazie per il premio!!

Maddalena ha detto...

Ma come ti capisco!!! Sto finendo la maternità e dopo un pomeriggio di litigate feroci (perchè anche se riesco ad essere assertiva Alessandra continua per la sua strada)arriva il marito e senza colpo ferire in tre minuti risolve qualsiasi situazione...vabbè che lavora nelle Risorse Umane ma tutte le volte rimango a bocca aperta. Io riesco a fare la parte del leone solo quando c'è mia mamma...non conosco nessuno intransigente come lei!

lorenza ha detto...

@Maddalena: vero? E' una dote che invidio tantissimo, è un'arte che bisogna assolutamente imparare!! Chiediamo a tuo marito di farci un corso!

Paola ha detto...

Posso sembrare monomaniacale: ma negli ultimi tempi sono stata così tanto immersa nella lettura dei libri sorti dall'esperienza del femminismo milanese, da me lontanissimo per ragioni non solo geografiche, da consigliarli per ragioni svariate a chiunque (es.: Risposta alla vicina di casa che lamenta la propria totale refrattarietà alla cura del balcone domestico: "Ma perchè non leggi "L'Ordine simbolico della madre", di Luisa Muraro? Ti aiuterebbe a risolvere tutti i tuoi problemi di giardinaggio...!).
Nel tuo caso so almeno che non casco del tutto a sproposito: procurati almeno "Non credere di avere dei diritti", pubblicato qualche anno fa da Rosenberg e Sellier, per scoprire quanto discusso sia il femminile, profondo bisogno di negoziazione.

Paola

lorenza ha detto...

Grazie Paola, mi intriga molto, lo cercherò sicuramente! Comunque chapeau alla vicina di casa: la mia mi avrebbe fatto rinchiudere, se le avessi proposto un titolo del genere per risolvere i suoi problemi di giardinaggio!! :)

Mammamsterdam ha detto...

A parte che a me sembra sia stato cugino grande a iniziare, perché prendere in giro uno piccolo davanti a tutti è una carognata, e il pugno sul naso ci stava tutto, biogna vedere la differenza tra negoziare e sfinire.

Comunque la mia tecnica è: negoziare per 10 minuti, poi se non ti convinci ti arrangi e se posso rispetto la tua libertà di divertirti o annoiarti o socializzare come ti pare.

E se proprio è una cosa indispensabile ti trascino ricorrendo alla forza, visto che peso 70 kg. in più. Secondo me tutto questo prepara molto alle diverse situazioni della vita nel suo infinito eclettismo.

A volte contratto, a volte ricatto e se non funziona niente mi rotolo per terra e mi metto a piangere.

E sfoghiamole queste emozioni, madonna bonina.

Tutto sommato la tecnica Berlu, che non a caso sulle aziende sa tutto.

lorenza ha detto...

Cara Mammamsterdam, il piccolo Ing. è stato assolto con formula piena da un plotone di mamme, colleghe e anche dalla baby sitter di 16 anni, e la cosa mi ha fatto molto riflettere. Comunque sì, aveva sacrosante ragioni per darle al cugino.

Mio figlio, però, mi ha da sempre fatto molto riflettere sulla necessità di empatia (anche nella negoziazione): se non entro in sintonia con lui, da lui non ottengo niente di niente.

Questo comporta molto spesso fatica, oltre che una dose di calma e pazienza non indifferente. E sì, ogni tanto bisogna anche mandarli a spigolare!!

Grazie per il tuo commento, me lo terrò da conto!!