venerdì 21 ottobre 2011

Dog City (un post un po' pulp)

Cose che si imparano andando al guinzaglio.

Voi non avete idea (ma davvero non avete idea) della quantità di cani che girano in questa città.
Oddio sì che ce l'ho, basta vedere la quantità di cacche non raccolte che ci sono sui marciapiedi, cito.
Hai ragione, ettuar. Sono quegli stronzi dei padroni che non raccolgono le cacche dei propri cani.

Cani di tutte le taglie, di tutte le razze, di tutti i nomi: da Giulio a Mosquito, ditemene uno. C'è.
Uscite a qualsiasi ora del giorno e della notte, troverete un padrone (o una filippina o un'ecuadoregna) che zompettano sulle povere aiuole di questa città, sui quadrati d'erba con i loro pelosi, un sacchettino in una mano e oplà, olallà, a scansare le cacche degli altri pelosi in 2 metri quadrati di verde.

L. per esempio, che è filippina e che dovrebbe curare i miei figli, è molto più brava come dogsitter che come babysitter. Il che non è confortante, in effetti.

Ma soprattutto voi non avete idea di quanto sia voncia questa città, per dirla con Stefano Gabbana. Non avete idea di cosa possa tirare su un cucciolo di cinque mesi, tra gli oggetti non consentiti: abbiamo raccolto piatti e contenitori di tutti i tipi (plastica, cartone, alluminio), lattine, bottigliette di plastica, fazzoletti e scottex di ogni provenienza, pacchetti di dieci marche diverse di sigarette, un barattolino di vetro rotto con una polvere bianca (sicuramente zucchero), pezzi di mobili, pezzi di vestiti, e poi c'è la parte pulp (passare alla riga successiva i deboli di stomaco): cotton fioc, cotone, assorbenti (ma come ***** si fa a lasciare un assorbente per strada?!?!).

I bimbi hanno già trovato un nome per il nostro cane: cane-spazzatura. Potremmo munire i dipendenti AMSA di un cane, che ne dite? Cani da spazza-stano.

O, magari, reintrodurre l'educazione civica nelle scuole. Dai 15 anni in poi, un'ora alla settimana a pulire le strade e i parchi della città. 

lunedì 17 ottobre 2011

Metafore dal 15ottobre


Se un marito/fidanzato/compagno (o moglie/fidanzata/compagna) ti tradisce la prima volta, pensi sia un caso.

Se un marito/fidanzato/compagno (o moglie/fidanzata/compagna) ti tradisce la seconda volta, fai finta di non vedere.

Se un marito/fidanzato/compagno (o moglie/fidanzata/compagna) ti tradisce la terza volta, probabilmente inizierai a chiederti il perché.

E così succede che alcune (o alcuni) decideranno di cambiare le cose, senza sapere bene dove arriveranno.
Mentre altre (o altri) continueranno a far finta di niente, e a mantenere le apparenze di un matrimonio perfetto.

In questo 15 ottobre iniziamo forse a dividerci tra una società civile che inizia a interrogarsi sul perché, e uno stuolo di politici e commentatori che decidono di tirare avanti un matrimonio da teatrino. Tanto sono 40 anni che andiamo avanti con questo teatrino.

Riflessione mattutina dopo aver letto un'insostenibile (causa banalità) edizione del Corriere della Sera.

venerdì 14 ottobre 2011

Sapessi com'è strano, andare al concerto dei Negramaro a Milano


Volevo solo dirvi che.
Nutro un profondo senso di gratitudine nei confronti dei Negramaro, e non è un sentimento che di solito mi accompagna dopo i concerti. Gratitudine per la loro enorme bravura, per la dedizione e per non essersi risparmiati in oltre due ore filate di concerto - comunque. Perché mi rendo conto che la bravura non è un caso, è un talento ma è sempre una conquista, spesso faticosa - e anche dolorosa - come la citazione di Monicelli.

Ora, volevo anche dirvi che.
A scrivere 'ste cose mi sento un po' scema, perché non ho quindici anni e vado ai concerti al Forum di Assago. Anche se sono partita con la felpa da supergiovane (encomiabile regalo di Fratelli e Cognata), attraversavo il traffico di Milano con quella lieve sensazione del "fuori luogo" della tardona che vuole fare la ragazzina. Dato che nell'immaginario collettivo ormai c'è l'adolescente e la sessantenne, ma delle quarantenni nessuna traccia, mi riesce un po' difficile riuscire a collocarmi nel mondo da trenta-quarantenne.

Ma mi rendo conto che in questa età indefinita che va dai 15 ai 60 ci stiamo dentro tutti, anche al concerto dei Negramaro. E che dai 15 ai 60 non cambia niente, se sei uno che canta canti, se sei uno che balla balli, sennò ti guardi il concerto seduto. E che cavolo ci sei andato a fare, allora?