martedì 31 agosto 2010

Ma come fanno? Di figli, numeri, quello che avrebbe dovuto essere e quello che è

Inutile bluffare: per un simil-corso di formazione dovevo mettere mano al mio CV, ma non ce n'è. Quando metto mano al mio CV, mi viene la Depressione Cosmica. E non va bene, già subito al primo giorno rientrata dalle vacanze. Per di più, con il blog in stato catatonico (e lo sfondo ancora glicine!).

Inutile girarci intorno: questo post è un collage strampalato di sensazioni, pensieri, discorsi nonsense. Come al solito. E, come spesso accade, fulminata dal post di Mamma Cattiva. Inutile trovare un senso, prendetelo per quello che è.

Rimini, 1-2 Agosto 2010. Sono al convegno delle Famiglie Numerose, quelle che fanno tanti figli. Per essere una Famiglia Numerosa, tra sfornati da te ed adottati, devi gestirne almeno 4. In Spagna sono un po' più comprensivi, ne bastano 3 per entrare nel club. Chiacchiero con l'Ing. al telefono, e lui ad un certo punto mi chiede: "Ma questi, come fanno?". Già, come fanno. Gli sforno una serie di motivi pratici ed economici, ma mi rendo conto io stessa dell'inconsistenza della risposta. Mi rendo conto che la scelta sta un passo più in là: nella personalissima scelta, e nelle personali vicende di ciascuno, e di ciascuna coppia.

Per me non è stato semplice venire a patti tra l'ideale ed il reale, è un percorso che ancora, a volte, riaffiora. Ho sempre pensato di desiderare tre figli (nella mia meravigliosa e spensierata gioventù, anche quattro), ma dopo la nascita di Piccoletta mi sono accorta che non sapevo, e non potevo, andare più in là. Non sapevamo e non potevamo, e quindi discorso chiuso.

Ora guardo i miei figli e mi colpisce tantissimo la profonda alleanza che, in questi cinque anni, hanno costruito tra loro due (tra litigi, botte, scambio di virus di ogni tipo ed insulti del calibro di "Sei cicciona!" e "Sei un Drago dalle mutande rosa!"). Sono molto uniti ("Troppo", sentenzia la Grande Nonna, "è ora di dividerli, e lo dico per il loro bene!"), ma mi rendo conto che la convivenza a due è rischiosa perché il confronto tra loro due è sempre dietro l'angolo e le crisi di gelosia ad ogni piè sospinto.

Comunque. Tornata a casa, ho raccontato ai bimbi dove sono stata e la vicenda delle famiglie numerose ha molto colpito il piccolo Ing., tanto che.

Corsica, Agosto, di ritorno dalla spiaggia.
Piccolo Ing: "Io da grande avrò 11 figli!!!!!!"
Lorenza: "Ammazza Topo, cosa ci fai con 11 figli, una squadra di calcio?!?"
Piccolo Ing: "No, perché così Piccoletta avrà 11 nipoti, e dovrà spendere un sacco di soldi per fare i regali a tutti i suoi nipoti, e così rimarrà senza soldi!!!"
Seguono ghigno malefico del piccolo, sonore proteste di Piccoletta che se spende tutti i soldi per i nipoti non potrà comprarsi i vestiti, pugni, pianti, risate.

Dedicato alla mia amica R, che aspetta il suo secondo bambino. E che mi aspetta per l'aperitivo (arrivo, eh, sono solo un po' in ritardo).