giovedì 22 settembre 2011

Paradigmi pedagogici a confronto (e un problema forse vero)


Primo giorno di scuola.
"Bimbi, c'è qualcuno che ha un fratello o una sorella più grande in questa scuola?"
Piccoletta, insieme a qualcun altro, alza la mano. Tutta la classe fa il giro della scuola e va a vedere dove sono le classi dei fratelli più grandi.

"Sai mamma, la maestra ha detto che Piccolo Ing. cammina sempre sopra le nuvole"
Piccolo Ing. cammina un po' più avanti, davanti a noi, e si gira:
"Sì, e ha detto pure che sono disordinato"
Non mi soffermo sul fatto che la maestra ha ragione, ma forse dire una cosa del genere davanti a tutta la classe del Piccolo Ing. e a tutta la classe di Piccoletta non è il massimo della vita (poteva almeno pareggiare con un difetto e un pregio, se proprio voleva affermare davanti a tutti l'evidenza lapalissiana che mio figlio è perennemente perso nel suo mondo).
Insomma, 'sta cosa mi fa incazzare da morire.
Ma faccio finta di niente, mantengo il tono tranquillo e cerco (al solito) di salvare capra e cavoli:
"Dirà anche che cammini sulle nuvole, però poi in pagella ti mette sempre e solo 10"
E chiudiamo l'argomento.

Ne parlo con Grande Nonna.
La quale, ovviamente, conosce perfettamente cause e soluzioni.
"Ci credo, E' TUTTA COLPA DEI FUMETTI. Questo bambino legge troppi fumetti, troppo Harry Potter, troppo Star Wars. Dovete TOGLIERGLIELI. Perché i fumetti e i libri ti coinvolgono, e lui non pensa a nient'altro, sempre con questo Topolino in mano. Fategli vedere un po' più di televisione, che rilassa. E fate sparire tutti quei fumetti da casa vostra."

E quindi ci troviamo di fronte a un bivio. Topolino o Maria De Filippi?

mercoledì 7 settembre 2011

Mal di pancia

"Ma e quindi mamma, oggi parti?"
"Sì Piccoletta"
"Ma potresti anche fare così. Chiami i signori e gli dici che hai mal di pancia, o la febbre, o qualcos'altro, e che non puoi andare. Fa niente se non è vero"
"Ma Piccoletta, se tu dovessi andare a scuola potresti fare una cosa del genere?"
"..."
"..."

Piccoletta va in prima elementare, e forse certe cose è bene chiarirle fin da subito.

E niente paura, per un incastro eccezionale di treni questo mal di pancia durerà meno di 24 ore (ma non si capisce come mai questo mail di pancia sia venuto proprio ora).

venerdì 2 settembre 2011

Come decidere di prendere un cane in cinque semplici mosse

Uno
Sapete di dover imbiancare la stanza dei bambini, avete scorto un'orrenda striscia di muffa nell'angolo del muro perimetrale. Essendo un'imbiancatura sostanziale e non formale, sapete che dovete svuotare la stanza.

Due
Andate lunghi sull'imbiancatura e finite per farla il 28 luglio, o giù di lì. Una settimana prima della partenza per le vacanze.

Tre
Riempite il salone di scatoloni e vi accorgete che i libri e i giochi dei vostri figli riempiono COMPLETAMENTE la stanza più grande della vostra casa. Non ci potete credere.

Quattro
Ci impiegate quattro-giorni-quattro a risistemare la stanza dei vostri figli, nella prima settimana di caldo tropicale del Milanistan. Avete (letteralmente) la nausea da giocattoli.

Cinque
Vi sedete esauste sulla sedia e un pensiero vi balena per la testa: "Tra 20 giorni mia figlia compie gli anni". Visualizzate torme di parenti che si presentano alla porta con larghi sorrisi e con scatole giganti di giocattoli. Vi chiedete: "Ma mia figlia cosa vuole per regalo? Cosa desidera veramente?"

Risposta: un cane.
E poi.
"Se', ti manca solo il cane" (amici, vicini e conoscenti vari, modulati in forme più o meno aggraziate)
"Ma hai idea di quanto costa? Ma sei sicura di potertelo permettere?" (Grande Nonna, ovviamente)
"Tutte le coppie che hanno un cane finiscono per separarsi" (Il Suocero)
"E i weekend?" (l'Ing.)

Sarei ipocrita se dicessi che l'ho fatto solo per mia figlia. Lo faccio perché lei lo desidera, perché un po' lo desidero anche io, ma anche perché penso (ne sono convinta, lo so) che  avere un animale domestico sia una gran cosa per i bambini (oddio, si cresce bene anche senza, eh). Un gatto poteva bastare? Abbiamo constatato che i gatti sono più pericolosi per la sussistenza del nostro maggiore bene domestico e investimento degli ultimi quattro anni: la collezione di Lego di mio figlio, abbondantemente foraggiata dal di lui padre, nonché mio marito. E quindi.

La cosa che mi ha fatto più pensare è che, più tutti mi dicevano che era una solenne pazzia, più io dovevo fare la faccia di quella convinta - che ormai a Piccoletta era stato promesso, e quindi - mentre dentro i dubbi che ho cullato per tutti questi anni tornavano a farla da padrone.

L'Ing. ha anche tentato di barattare il cane con un Nintento iDS 3D full optional ROSA. Piccoletta ha avuto un momento di tentennamento. Ma poi, niente da fare.

E quindi siamo entrati nel giro delle associazioni che danno i cani in adozione. Abbiamo contattato Marisa che ci ha fatto arrivare fino a qui.


Ok, sparate(mi). Sappiate che in quattro giorni ho consumato mezzo barattolo di Lysoform, ma in questo momento Piccoletta gli sta preparando il pranzo: sta pesando la carne. Non ha pianto neanche la prima notte, ma dobbiamo aggiustare la relazione con i bimbi. Costringerà l'Ing. a non considerare il pavimento la dependance del comodino, e i bimbi a mettere a posto i giochi (abbiamo già estratto un pesciolino e una spazzola di Barbie dalla fauci canine).

Il Piccolo Ing., che aveva già stilato un prezzario (35 € se mi morde, il valore del Lego con gli interessi se me lo rompe, 15 € se mi ringhia, e via di questo passo), finora è rimasto a secco.

Mi fa pensare alle cose della vita: non c'è mai qualcosa che va tutto bene, o tutto male. Ma bando alle ciance, vado a raccogliere la cacca.