domenica 1 novembre 2009

Di Halloween e mostri metropolitani


Halloween è una di quelle (poche) cose che segna un gap generazionale tra i nostri figli e noi.

Da vera bacchettona quale sono, inizialmente questa festa suscitava in me la massima riprovazione: per 4 anni buoni, abbiamo potuto far finta di niente. Poi, pian piano, il piccolo ingegnere ha mostrato sempre più affetto nei confronti di zucche e fantasmi, tanto che lo scorso anno, in un momento un po' difficile per lui, Halloween è stata ufficialmente sdoganato, con tanto di travestimenti fatti in casa e qualche amichetto invitato per l'occasione.

Quest'anno mi sono scoperta a riflettere sugli archetipi che in questa occasione saltano fuori: streghe, fantasmi, folletti, zucche... un bel modo per i bambini, per esorcizzare le paure, per rimanere affascinati dall'ignoto, per sondare quella dimensione fantastica e oscure alle quali dedichiamo davvero troppo poco tempo e attenzione, ormai.

Ieri sera abbiamo "festeggiato" con una Halloween Symphony: un concerto di musica al Teatro dal Verme, prima data di una stagione concertistica interamente dedicata ai bambini (anche l'Orchestra è formata da ragazzi, infatti si chiama I Piccoli Pomeriggi Musicali). Brani recitati e brani musicali, un'ora in tutto: ero molto entusiasta, ho pensato che fosse un bellissimo modo per avvicinare i bambini alla musica (e ricordare ai genitori quanto era bello andare a sentire i concerti al Conservatorio) e al teatro. Lo spettacolo è stato all'altezza delle aspettative (soprattutto perché con tutti quei bimbi in giro, era davvero impossibile pretendere il silenzio sacrale della Sala Verdi), basato proprio sulla paura, e sulla capacità di vincere qualsiasi ostacolo pauroso, con fiabe da vari continenti e filstrocche che hanno fatto centro. Con la musica di Dukas (quella dell'apprendista stregone, per intenderci) che ci ronzava ancora nelle orecchie, siamo saliti in macchina.

In via Broletto, dove da 30 anni ormai campeggia il murale di Armani, ho visto i veri mostri di Halloween: uno scheletro popputo che cercava di azzannare un fantasma muscoloso tutto tatuato.


3 commenti:

M di MS ha detto...

Ottimo paragone! Lui sembra un povero pirla, lei la sposa cadavere. Ma Armani che cavolo c'ha in testa?

valewanda ha detto...

Io ho pprtato Mattia un mese fa a sentire "Pierino e il lupo" in un altro dei pomeriggi musicali. Un successone!

lorenza ha detto...

@M di Ms: trovo questa campagna di underwear di una tristezza abissale, lei più di lui, ma insomma...
@vale: bellissimo!! noi ripeteremo sicuramente l'esperienza