Una delle domande più imbarazzanti alle quali mi tocca rispondere, nella vita, è:
"Ah, ma tu lavori! E CHE LAVORO FAI?!?"
All'inizio tentavo di spiegare.
Un giorno, un amico (ingegnere, pure lui) mi disse: "Ah, che bello. Un'altra che, quando deve spiegare che lavoro fa, non si capisce un cazzo. Come ti capisco".
Al che ho intuito che dovevo sintetizzare il mio lavoro con espressioni efficaci.
"Ah, ma tu lavori! E CHE LAVORO FAI?!?"
(con estremo imbarazzo) "Ehm... Scrivo"
"Sei giornalista?"
"Veramente no"
"..."
No, non sono giornalista e no, non sono Jane Austen.
Quindi, ultimamente, ho cambiato tattica.
"Ah, ma tu lavori! E CHE LAVORO FAI?!?"
"Lavoro da casa"
Al che.
Donna, single/sposata/senza figli/in carriera:
"Ah"
Sottotitolo: che sfigata, non mi interessi, non hai un lavoro dignitoso, frequenterai solo mamme pallose, di te non mi posso servire in alcun modo.
Donna, madre/lavoratrice full time/part-time:
"Ooooooooh che meraviglia non sai quanto ti invidio..."
Sottotitolo: aspetta un po' che ti sistemo facendoti pesare tutti i miei doveri e tutti i miei privilegi di donna a tempo indeterminato che prenota le ferie con sei mesi di anticipo, perché tanto so che lo stipendio lo prendo
Uomo, single/in carriera/padre/marito/divorziato/gay:
"Ma come fai?!?"
oppure
"Ma... Riesci?!?"
Ecco, questo è uno dei tanti momenti in cui mi sento capita più dagli uomini, che dalle donne.
"Ah, ma tu lavori! E CHE LAVORO FAI?!?"
All'inizio tentavo di spiegare.
Un giorno, un amico (ingegnere, pure lui) mi disse: "Ah, che bello. Un'altra che, quando deve spiegare che lavoro fa, non si capisce un cazzo. Come ti capisco".
Al che ho intuito che dovevo sintetizzare il mio lavoro con espressioni efficaci.
"Ah, ma tu lavori! E CHE LAVORO FAI?!?"
(con estremo imbarazzo) "Ehm... Scrivo"
"Sei giornalista?"
"Veramente no"
"..."
No, non sono giornalista e no, non sono Jane Austen.
Quindi, ultimamente, ho cambiato tattica.
"Ah, ma tu lavori! E CHE LAVORO FAI?!?"
"Lavoro da casa"
Al che.
Donna, single/sposata/senza figli/in carriera:
"Ah"
Sottotitolo: che sfigata, non mi interessi, non hai un lavoro dignitoso, frequenterai solo mamme pallose, di te non mi posso servire in alcun modo.
Donna, madre/lavoratrice full time/part-time:
"Ooooooooh che meraviglia non sai quanto ti invidio..."
Sottotitolo: aspetta un po' che ti sistemo facendoti pesare tutti i miei doveri e tutti i miei privilegi di donna a tempo indeterminato che prenota le ferie con sei mesi di anticipo, perché tanto so che lo stipendio lo prendo
Uomo, single/in carriera/padre/marito/divorziato/gay:
"Ma come fai?!?"
oppure
"Ma... Riesci?!?"
Ecco, questo è uno dei tanti momenti in cui mi sento capita più dagli uomini, che dalle donne.
11 commenti:
Cara!
TI mando un mio link di solidarietà.
http://managerdimestessa.blog.tiscali.it//Fare_la_mamma__Ma_che_lavoro____1928900.shtml
Come ti capisco!!! A me capita sempre, in più io per una parte dell'anno lavoro da casa, in quanto progetto, programmo, promuovo e la restante parte fuori ma non con un orario da ufficio. Praticamente ogni anno mi trovo a dover spiegare ai miei vicini cosa ci faccio a casa e come mai mio figlio va al nido se io sono a casa.
un incubo e fa niente se rispondo sempre allo stesso modo è incomprensibile per i più!!!
in bocca al lupo
@MdiMs: grazie, leggo subito
@rosita: idem. ieri mattina la marisa mi incrocia in portineria e con sguardo d'intesa mi dice: "I figli a scuola, eh signora?!? Finalmente si riposa anche lei, da sola a casa!?!"
Ma insomma che lavoro fai? Ih ih scherzo! La gente è proprio strana comunque, mah
c'era un bellissimo link di it mom di un film italiano di tanto tempo fa in cui lamentava la tua stessa cosa. E la tizia del film diceva: "mah... faccio cose..." c'era da schiattare...
Ah, confermo lavorare da casa significa quello che ha rappresentato Snezana sulle magliette:
http://www.caseinitaly.com/index.php?page=11&visualizza=39
Coraggio!
@Giulia: scrivo per un centro di ricerche sulla famiglia e seguo progetti con enti ed associazioni, ultimamente il direttore è diventato presidente di un ente che fa lobbying... chiaro, no? ;-)
@Vale: "...vedo persone..."
@Mammachefatica: bella!! sull'iconografia della mamma che lavora da casa, avrei qualcosa da aggiungere, però: di solito i bimbi in braccio pretendono di pastrugnare con la tastiera o di vedere i video su youtube, e se sei al telefono immancabilmente strillano, o si menano...
sentirsi capite dalle donne, comunque, è un'impresa.....
Sì, My, hai ragione: e questo è un punto dolente per analizzare il quale non basterebbe un intero blog...
Hai preso in considerazione l'idea che l'invidia della mamma lavoratrice possa essere reale? Perché se avessi detto a me che lavoro fai (il quale lavoro, per inciso, mi sembra fighissimo), starei ancora rotolandomi dal rosicaggio :-)
CJ
@Paola: il lavoro è fighissimo, è vero. aspettiamo anche di avere uno stipendio fighissimo, per cotale lavoro fighissimo!! per quanro riguarda il rosicaggio beh... è vero: le mamme che lavorano in ufficio ti invidiano, quelle che non lavorano ti invidiano, ma aspetto ancora qualcuna che mi proponga di fare uno scambio di ruoli!! ;-)
Posta un commento