Ci sono bimbi che, appena finita la scuola, si sono messi a fare due schede al giorno e a leggere i libri che le maestre hanno assegnato.
Ci sono bimbi che hanno imparato a scrivere in corsivo.
Ci sono bimbi che hanno letto dieci, venti, trenta libri.
E poi c'è il piccolo ingegnere.
Lasciato allo stato brado per tre mesi, da una madre che francamente non c'aveva voglia: 130 schede, raccolte sotto l'accattivante titolo estivo "Fragola e Limone", a parer mio equivalgono ad un omicidio premeditato di minore (non so se la minore età costituisca un'aggravante, comunque).
Autorizzato a leggere solo quello che gli andava: Topolino, per lo più, Star Wars e qualche fumetto di Batman, previo nulla osta dell'ingegnere. Un solo libro di Kattivik, letto a fatica. Scartati tutti i libri che non contenessero figure, ad alleviare la pena di tutte quelle parole messe insieme. Perfino quelli di Scooby Doo.
Improvissamente ripiombato, in questa mattinata di settembre con la piccoletta all'asilo, nella cruda realtà: dopo il confronto con le altre mamme, anche la sottoscritta ha assunto un atteggiamento un poco più intransigente.
In un'ora abbiamo fatto due schede di matematica.
Abbiamo disegnato dieci fulmini, che sennò i bimbi faticano, a contare fino a 10.
Abbiamo raggruppato decine di fiori, limoni, pesciolini, e disegnato le palline delle decine e delle unità sull'abaco.
Ho iniziato a spazientirmi.
Sentivo le energie che improvvisamente mi abbandonavano.
Abbiamo attaccato con una scheda di italiano: bisognava scrivere in stampatello minuscolo.
"Mamma, ho mal di pancia"
Oddio, gli ho fatto venire l'ansia e adesso ha le coliche.
"Mamma... mi scappa la cacca"
E così, finalmente, il piccolo ha trovato una via di scampo.
La mattinata si chiude quindi con un bilancio positivo: abbiamo trovato il rimedio più efficace contro la stitichezza del nano.
Ci sono bimbi che hanno imparato a scrivere in corsivo.
Ci sono bimbi che hanno letto dieci, venti, trenta libri.
E poi c'è il piccolo ingegnere.
Lasciato allo stato brado per tre mesi, da una madre che francamente non c'aveva voglia: 130 schede, raccolte sotto l'accattivante titolo estivo "Fragola e Limone", a parer mio equivalgono ad un omicidio premeditato di minore (non so se la minore età costituisca un'aggravante, comunque).
Autorizzato a leggere solo quello che gli andava: Topolino, per lo più, Star Wars e qualche fumetto di Batman, previo nulla osta dell'ingegnere. Un solo libro di Kattivik, letto a fatica. Scartati tutti i libri che non contenessero figure, ad alleviare la pena di tutte quelle parole messe insieme. Perfino quelli di Scooby Doo.
Improvissamente ripiombato, in questa mattinata di settembre con la piccoletta all'asilo, nella cruda realtà: dopo il confronto con le altre mamme, anche la sottoscritta ha assunto un atteggiamento un poco più intransigente.
In un'ora abbiamo fatto due schede di matematica.
Abbiamo disegnato dieci fulmini, che sennò i bimbi faticano, a contare fino a 10.
Abbiamo raggruppato decine di fiori, limoni, pesciolini, e disegnato le palline delle decine e delle unità sull'abaco.
Ho iniziato a spazientirmi.
Sentivo le energie che improvvisamente mi abbandonavano.
Abbiamo attaccato con una scheda di italiano: bisognava scrivere in stampatello minuscolo.
"Mamma, ho mal di pancia"
Oddio, gli ho fatto venire l'ansia e adesso ha le coliche.
"Mamma... mi scappa la cacca"
E così, finalmente, il piccolo ha trovato una via di scampo.
La mattinata si chiude quindi con un bilancio positivo: abbiamo trovato il rimedio più efficace contro la stitichezza del nano.
10 commenti:
ahahahahah troppo divertente. Anche io ho lasciato mio figlio libero di divertirsi come preferiva solo in quei pochi giorni che siamo rimasti a casa gli ho suggerito di fare un po' di compiti e anche quelli in estrema tranquillità, alla fine non era nemmeno dispiaciuto di doverli fare
Rido! :D
E' un altro modo per dire che queste schede fanno caga....?
fantastico...misono divertita un mondo a leggerti...mia figlia è ancora piccola ma tra qualche anno dovrò affrontare gli stessi problemi...credo anche io che non bisogna assillarli..le cose vengono meglio se fatte con piacere..ah i compiti delle vacanze...soprattutto quel libro delle elementari...io adoravo andare a scuola e andavo bene e mi piaceva fare i compiti ma mai sono riuscita a finire quel maledetto libro...e alla fine con il terrore di non aver finito poi non lo guardavano nemmeno...mah chissà come la vivrò con mia figlia...se li fai tutti subito poi arrivi a settembre che non ricordi nulla..se li fai alla fine...è una faticaccia...un po' per volta sarebbe meglio forse ma chissà come andrà...un tuffo nel passato grazie per qs post.
baci
Antonella
noi combattiamo una categoria di stitichezza davvero invincibile...abbiamo praticamente finito i compiti e non è successo nulla :)
Io concordo con mio marito sul fatto che i compiti delle vacanze sono una boiata pazzesca. Quindi penso che mi prenderò della snaturata e della pazza, ma firmerò ai miei figli una dichiarazione in cui dico che, se non hanno voluto fare i compiti, è stato con la mia approvazione. Al massimo che può succedere? Che mi mettano un brutto voto?
@Lanterna: e se mettono una nota ai piccoli?
@Lorenza: mi sembra un successo!
Purtroppo, anch'io convengo sul fatto che i compiti delle vacanze siano una boiata pazzesca, o meglio: QUESTI compiti. Una marea di schede e coloriture, senza neanche sapere se le maestre poi li controlleranno davvero(peraltro sappiamo già che la maestra d'italiano non ci sarà più). Pochi, ma buoni, dico io. Personalmente, non ho mai finito i compiti delle vacanze: forse è stato lì che è iniziata la mia carriera da precaria? Comunque, Lanterna, il problema poi è che secondo me i genitori non possono mai schierarsi apertamente "contro" gli insegnanti...
eh eh... se ti consola anche noi - genitori insegnanti - tendiamo a non rompere più di tanto durante le vacanze. Poi ho sentito di mamme che avevano fatto "avvantaggiare" i bimbi che hanno appena iniziato la prima facendo letterine tutta l'estate.
Ma allora a scuola che ci vanno a fare?? Bah..
Grazie Mikela, che già stavo rimuginando sulle scarse performances scolastiche (miodio, che espressione orrenda!!) dandomi la colpa per non aver insistito con i compiti delle vacanze...
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