lunedì 14 settembre 2009

Cara Gelmini, ti scrivo


Questa mattina abbiamo puntato la sveglia alle 7.15 per tutti, e quando ho aperto gli occhi e ho sentito il rumore della pioggia, ho pensato che sì, era proprio il primo giorno di scuola.


«Ci sono alcuni dirigenti scolastici e insegnanti, una minoran­za, che disattendono l’attuazione del­le riforme». In che senso disattendo­no? «Ad esempio vogliono mantenere il modulo anche se il modulo è stato abolito con il passaggio al maestro unico prevalente». Alcuni docenti, co­me sa, non condividono la riforma. «Criticare è legittimo ma comportarsi così significa far politica a scuola e questo non è corretto. Se un insegnan­te vuol far politica deve uscire dalla scuola e farsi eleggere. Quella è la se­de per le sue battaglie, non la catte­dra », Corriere 14.09.2009


Cara Mariastella, abbiamo la stessa età, diamoci del tu. Abbiamo la stessa età ma, chiaramente, abbiamo vite diverse: tu gestisci la scuola, io i miei figli ce li mando, a scuola. Mio figlio frequenta il modulo, felice di farlo: per lui, quei due pomeriggi a settimana di libertà sono preziosi: non avevo mai riflettuto sulla differenza tra modulo e tempo pieno, la scelta mi era del tutto indifferente. Siamo stati costretti a scegliere il modulo, unica alternativa per inserirlo nella scuola che desideravamo, e ne abbiamo scoperto le potenzialità. La preside ci ha assicurato che, anche con la riforma, l'orario dei bambini che avevano già iniziato la scuola non sarebbe cambiato.

La piccoletta farà il tempo pieno: il numero di rientri pomeridiani fissati dalla riforma è decisamente troppo, da gestire, per una mamma squattrinata che lavora da casa come me e che non si può permettere la baby-sitter tre pomeriggi la settimana.

Tu volevi il maestro unico di riferimento: quest'anno mio figlio avrà un numero imprecisato di maestre (chiaramente, non sappiamo ancora quante). La docente di italiano ha lasciato la cattedra: con la riforma e i vari pastrocchi, le era rimasto un numero così esiguo di ore che ha preferito andare a fare l'insegnante di ginnastica alle superiori. Dal che deduco che, neanche alle superiori, l'ora di ginnastica ha alcun valore: nella nostra scuola, la preside impegna le sue esigue risorse per pagare un insegnante di ginnastica che, per due mesi all'anno, prepari i bimbi ai giochi sportivi scolastici. E allora, da mamma cattolica, ti chiedo: perché gli insegnanti di religione sì e quelli di ginnastica no?

Tu dici che i presidi che non hanno attuato alla lettera la tua riforma fanno politica: io dico che cercano di barcamenarsi, di portare avanti un percorso iniziato in prima elementare (perché, lo so che ti parrà strano, ma il modulo c'era prima che tu ci fossi) senza gravare eccessivamente sulle spalle delle famiglie (leggi mamme) italiane, e cercando di assicurare un minimo di continuità scolastica. Possiamo chiamarla anche disobbedienza civile, credo. La preside della scuola di mio figlio è tutto, tranne che una politicante: è una donna di un certo buon senso.

Cara Mariastella, in base alle tue affermazioni, in qualità di Ministro dell'Istruzione dovresti licenziare una buona parte di docenti universitari, e non di maestri e presidi della scuola elementare. Vogliamo parlarne?

Buon anno scolastico, cara Mariastella.

5 commenti:

alessandra ha detto...

buon anno scolastico...

Chiara Trabella ha detto...

Penso che la preside della scuola di tuo figlio sia una donna illuminata, altro che una politicante. È bello anzi scoprire che, in tutto questo schifo di riforma, c'è ancora qualcuno, a parte noi famiglie, che pensa al bene dei bambini.

acasadiclara ha detto...

ciao! primo giorno di elementari anche per noi! mio figlio in prima avrà due maestre + 1 a sostegno della classe (che non abbiamo ancora capito che vuol dire). una di inglese che forse. una di religione che forse. uno di ginnastica esterno. uno di musica esterno. certe volte mi sembrano persin troppi nell'anno del maestro unico!!!!
forse sopravviveremo.
in bocca al lupo a tutti e che il cielo ce la mandi buona!
ciao

bstevens ha detto...

"cara" un piffero...

valewanda ha detto...

sì parliamone, una tragedia. Anche alla scuola dell'infanzia, tutti gli sbattimenti fatti, non sono serviti a un tubazzolo....