lunedì 22 giugno 2009

O tempora, o mores! Il disco-letto nel 2009


Siamo tornati nella muta Milano, giusto per localizzarci. Questa sera salgo in macchina, annientata dalla stanchezza e dall'avvilimento. E quando una è in macchina da sola in questo stato, la prima cosa che fa è cercare una radio dove diano qualche canzone di quelle che sai dalla prima all'ultima parola, e metterti a cantare a squarciagola senza che nessuno ti senta (per il bene altrui, inteso).

Mentre smanetto sulla radio alla ricerca della canzone, inciampo nel disco-letto.

Ora, non so se il disco-letto sia roba da emittente locale (o quantomeno lombarda) e non so quanti di voi, in gioventù, in macchina rigorosamente da soli (che il disco-letto è una roba che in macchina si ascolta rigorosamente da soli) o a letto, o in altre faccende affaccendati (mi sa che il disco-letto è nato proprio per le altre faccende)... insomma, non so quanti di voi lo abbiano mai ascoltato.

L'ora del disco-letto è canonica: mai prima delle 22.30.
La formula è rimasta inalterata negli anni: scrivi una lettera d'amore, stilando una sorta di compilation (variabile per numero, dai 10 brani dei primi tempi ai 4/5 attuali), con lunghe dediche che vanno a formare il menabò di un drammone romantico (lui e lei si amano, lui la lascia; idem, ma poi lui ci ripensa, e lei non sa cosa fare; lui e lei si amano, ma la lontananza li divide, un classico di settembre; lui e lei si conoscono in chat, lei non sa cosa fare; lei lo ha tradito, lui non lo sa). Il drammone è chiaramente posticcio, ma chissenefrega.

Le canzoni sono a prova di cinico: grandi successi del momento, grandi classici di tutti i tempi, un buon 80% pescato dal meglio della canzone melodica italiana (immancabile un Rossi, un Venditti o un Ramazzotti d'annata).

Quindi, in buona sostanza: se sali in macchina stanca e avvilita, il disco-letto è la catarsi che fa per te. Questa sera ne ho beccato un pezzettino: Silvia raccontava la sua tormentata storia d'amore, conclusasi con una convivenza, con un lavoro trovato, con la felicità, con una vacanza in Sardegna.

Per la cronaca:
Tormento: Negramaro, Nuvole e lenzuola
Felicità: Erosa Ramazzotti, Più bella cosa
Vacanza in Sardegna: Mika, Relax, Take It Easy

Siccome sono torda e un po' bacchettona, e francamente pensavo anche ai fatti miei, solo alla fine ho realizzato che questa iperbolica lettera d'amore di Silvia era indirizzata alla SUA LEI. E va bene, il disco-letto è sempre stato un po' audace, fin dagli albori: ma 15 anni fa, nessuno si sognava di celebrare un amore saffico con tutta questa enfasi. Sorrido di questa normalità, mi sembra così strana e bella. Ma davvero i giovani sono così?, mi chiedo.

3 commenti:

M di MS ha detto...

Strano che non ci fosse anche "Total eclipse of the heart" di Bonnie Tayler.

lorenza ha detto...

:-)) già, è un classico!! ma sarà stato all'inizio, sai, quando una si innamora...

yuè liàng huā 月亮花 ha detto...

oddio esiste ancora il discoletto??
Lo ascoltavo in prima superiore e quindi TANTO tempo fa.. dio mio saranno almeno 22 anni fa..
mi sembra quasi surreale la cosa!
sono passata per caso e lascio un saluto

fiordy