martedì 9 giugno 2009

Diamo il benvenuto all'amico Gheddafi


Ho ricevuto questo comunicato stampa, copio e incollo senza tante cerimonie, che sono di corsa. La fonte è il CIPSI, un coordinamento nazionale di ONG.



GHEDDAFI: LAUREA DISHONORIS CAUSA
BARBERA (CIPSI): “CONTESTIAMO LA VISITA DI GHEDDAFI IN ITALIA E IL CONFERIMENTO DELLA LAUREA HONORIS CAUSA IN GIURISPRUDENZA AD UN LEADER CHE NON HA MAI RISPETTATO LA DIGNITÀ DI OGNI ESSERE UMANO E I DIRITTI UNINVERSALI DEI CITTADINI”.


Roma, 9 giugno 2009 - “Ill.mo Magnifico Rettore, scrivo a nome delle circa cinquanta associazioni che costituiscono il Cipsi – Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale - per invitarla calorosamente ad abbandonare la decisione già assunta di concedere la Laurea Honoris causa a Gheddafi”. Questo è l’incipit della lettera inviata da Guido Barbera, presidente del Cipsi, al Rettore dell’Università di Sassari che ha accolto la proposta del Preside della facoltà di Giurisprudenza di conferire la Laurea Honoris causa a Muammar Gheddafi. Il leader libico dovrebbe recarsi all’Università di Sassari a ritirare il riconoscimento durante la sua visita in Italia, dal 10 al 12 giugno. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, sono stati oltre 35.000 gli immigrati sbarcati sulle coste italiane nel 2008, la maggioranza dei quali partiti proprio dalle coste libiche. Gheddafi sarà in Italia dal 10 al 12 giugno con la motivazione ufficiale di “verificare lo stato di attuazione del Trattato Italia – Libia (nel quale non è previsto per il governo di Gheddafi alcun obbligo concreto e verificabile di accoglienza, di tutela del diritto d’asilo, di rispetto della dignità umana dei migranti) e valutare i diversi aspetti di attualità internazionale in vista del G8 dell'Aquila”, al quale Gheddafi parteciperà.
Come si evince dalle motivazioni che hanno spinto il Consiglio di facoltà ad approvare la proposta fatta dal preside Giovanni Lobrano, Gheddafi contribuirebbe “a un processo già in corso di dialogo e di conoscenza reciproca fra sistemi giuridici diversi ma convergenti nel Mediterraneo”.
“Fare un passo indietro non è facile, ma certamente meno drammatico che non riconoscere l’errore. – prosegue la lettera inviata dal Cipsi - Quale credibilità può avere una facoltà di giurisprudenza che concede la 'Laurea Honoris' ad una persona che nella sua vita non ha mai rispettato la dignità di ogni essere umano ed i diritti universali di ogni cittadino?
Quale coerenza ci può essere tra il conferimento di una Laurea Honoris causa ad un Capo di Stato al potere da 40 anni senza mai essere stato democraticamente eletto, con gli insegnamenti dell'ordinamento italiano in materia di diritto costituzionale e di diritto internazionale?”.

Le associazioni del Cipsi propongono di consegnare la Laurea Honoris Causa destinata a Gheddafi a Dagmawi Yimer, etiope, studente in Giurisprudenza, autore e protagonista del documentario sui migranti africani verso l’Italia “Come un uomo sulla terra”, realizzato con Riccardo Biadene e Andrea Segre. Un film asciutto e shoccante, costruito su testimonianze reali, molto efficace. “Consegnate la Laurea Honoris Causa allo studente etiope Dagmawi Yimer – è l’appello del Cipsi all’Università di Sassari - In tale maniera, magnifico Rettore, l’Università di Sassari assumerebbe veramente il ruolo di “esempio educativo” tutrice del diritto e dei diritti universali.

Gheddafi è al potere in Libia dal 1969, dopo un colpo di stato, anche se dal 1979 non riveste alcuna carica ufficiale. Dal febbraio 2009 è anche presidente dell’Unione africana. I suoi 40 anni di regime sono macchiati di sangue e gravi restrizioni delle libertà dei 6,3 milioni di cittadini libici. In Libia ai migranti, molti dei quali in fuga da paesi in guerra o dittatoriali come Etiopia, Sudan, Eritrea, Somalia, non è garantito alcun diritto, a partire da quelli di asilo e di protezione umanitaria, perché questo paese non ha mai aderito alla Convenzione di Ginevra. In Libia i migranti rischiano quotidianamente la vita nelle carceri e nei centri di polizia, dove sono sottoposti a continue violenze.
Il leader libico nella sua visita in Italia incontrerà esponenti politici, organizzazioni e società civile. Previsti un incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro degli Esteri Franco Frattini, una visita all'Università La Sapienza per incontrare studenti e professori e un incontro all’Auditorium Parco della Musica con rappresentanti femminili del mondo imprenditoriale, politico e culturale italiano.
Per contrastare la visita di Gheddafi, la rete spontanea nata intorno a "Fortress Europe" e all'associazione Asinitas Onlus, ha attivato un appello di mobilitazione nazionale, cui il Cipsi ha aderito, “Io non respingo”, ed è riuscita ad organizzare oltre 50 eventi in 35 città italiane. Tra le iniziative, manifestazioni, dibattiti, presidi e la proiezione del film “Come un uomo sulla terra”, prodotto da Asinitas Onlus e Zalab. L’appuntamento più importante è previsto a Roma, in Piazza Farnese mercoledì 10 giugno alle ore 18.00, nelle stesse ore in cui Gheddafi sarà ricevuto dal premier a Palazzo Chigi.

2 commenti:

ivan prestipino ha detto...

.... nei telegiornali di regime nessun cenno alla divisa decorata con le foto dell'"eroe" anticolonialista, avversario degli italiani....
... come se il presidente del Sudafrica si presentasse al parlamento inglese con il poster di Shaka Zulu dietro le spalle....o Berlusca si presentasse al cancelliere austriaco con il santino di cesare battisti....
che pena....

lorenza ha detto...

ogni volta pensiamo di aver toccato il fondo, e invece scopriamo che c'è ancora da scavare...