lunedì 27 aprile 2009

Logistica, la mia passione, tra retorica e realtà

Allo stato attuale delle cose, l'armadio dei nani è così composto.

Reparto piccoletta

Capi appesi, da sinistra a destra:
- Abitini diventati piccoli, ma troppo deliziosi per essere messi via in scatola. Mamma ogni tanto si rifà gli occhi e sospira per non averli usati di più.
- Abitini di 4 anni regalati quando la pupattola ne aveva due, in attesa di essere finalmente indossati. Anche le nonne troppo previdenti danno il loro bel daffare
- Abitini e gonnelline della scorsa stagione estiva, in attesa di essere provati. Le gonne saranno sicuramente riciclate, in versione mini-gonne.
- Abitini e gonnelline invernali, che devono essere spostati sulla sinistra, per effettuare il cambio di stagione A/I '08-'09 // P/E '09.
- Camicette adatte per tutte le stagioni.

Sul fondo dell'armadio, sezione "scatolame"
- n. 2 scatole con i costumi da bagno di tutta la famiglia.
- Scatola con ciarpame vario che la mamma si trascina da un trasloco all'altro, senza avere il coraggio di buttare via nulla. Contiene reperti inediti tipo collant bianchi, e altre brutture del genere.
- Scatola con pantofoline della scuola materna del piccolo ingegnere. In attesa di essere riciclate per la piccoletta.
- Scatole con scarpe del piccolo ingegnere scampate al massacro, in attesa di essere riciclate per la piccoletta.
- Sacchetto di vestiti prestati da una mamma amica per la piccoletta, da restituire previa integrazione dei capi invernali ancora in uso. Si spera che la primavera inizi presto.

Reparto piccolo ingegnere

Capi appesi, da sinistra a destra:
- Pantaloni di velluto da restituire al cuginetto che ci passa i vestiti.
- n. 2 paia di jeans che il piccolo ingegnere si rifiuta di indossare, causa dermatiti.
- Serie di giacche in attesa di essere riciclate per la piccoletta.
- Giacca da marinaio con i bottoni, che il piccolo si rifiuta categoricamente di mettere. In attesa di essere riciclata per la piccoletta.
- Serie di circa 10 paia di bermuda estivi, in attesa di essere provati e smistati (ricilati per la piccoletta o restituiti al cuginetto).
- n.2 paia di pantaloni invernali ancora in uso.
- n.2 paia di pantaloni lunghi in cotone.
- Altri pantaloni da restituire al cuginetto. Si teme e nello tempo si spera che, con l'avanzare dell'età e l'arrivo di una sorellina, il suddetto cuginetto abbia meno capi da passare, con la prossima stagione.

Sul fondo dell'armadio, sezione "varie ed eventuali"
- n. 3 zaini di ogni dimensione e tipo, necessari per gite e spiaggia.
- n. 1 borsa per la piscina.
- n. 2 sacchetti di vestiti da restituire al suddetto cuginetto.
- n. 1 scatola con vestiti del piccolo ingegnere e della piccoletta, smessi. Da allocare appena si libera un buco nel ripostiglio.

Avevo questo post in mente da un po'. Poi ho letto il post di Giuliana sulle Geek Moms e l'ho scritto.

Il nesso (un po' strampalato, ma che ci volete fare?) sta nella strana connessione tra visioni retoriche delle mamme, altrettanto retoriche prese di posizione, e la realtà.

Visione retorica delle mamme, è che le le mamme non sono in alcun modo interessate ai processi aziendali. Visione altrettanto retorica delle mamme, è che le mamme, una volta sistemato l'armadio, potrebbero organizzare la logistica di un centro commerciale.

La realtà, al solito, mi sembra più complessa: le mamme, nella loro "sub-vita" domestica, acquisiscono un sacco di competenze che potrebbero tranquillamente essere spese in azienda (voglio dire, potrei dedicarmi con qualche risultato alla riorganizzazione della logistica del supermercato sottocasa, dove ogni 15 giorni cambiano posto allo zafferano e alle uova, sa il cielo perché).

Quello che manca loro, molto spesso, è la capacità di tradurre queste competenze in un linguaggio e in una prassi aziendale, l'opportunità di farlo e soprattutto la visibilità sociale di queste competenze (e per questo credo che PoweredbyPeople sia una grande intuizione, al di là di tutto).

D'altronde è molto più rassicurante, per un sistema sociale costruito su un lavoro e su una comunicazione a misura d'uomo, pensare alla mogliettina che sa dove stanno i boxer da spiaggia del maritino, piuttosto che pensare ad una mamma che sa che i profilattici no, non vanno messi sugli espositori vicino alle casse.

Mi rimane solo un dubbio su quale sia la mia vera strada: le scienze sociali, o la logistica?

2 commenti:

M di MS ha detto...

Hai toccato un nervo scoperto. La sistemazione dell'armadio dei figli richiederebbe un corso di project management avanzato! Per me è un vero incubo.

lorenza ha detto...

... peccato non si possa mettere nel CV!