Oggi è la giornata per i diritti dell'infanzia.
Ieri sera, in un momento di rara lucidità temporale (non so voi, io faccio fatica a collocarmi nel tempo, ultimamente, sono convinta che sia mercoledì e invece è giovedì, mi sembra ottobre e siamo alla metà di novembre, incontro una coppia di amici e chiedo: "La bimba compie due anni a gennaio, vero?" e loro "No, veramente ne compie tre", e via di questo passo) mi sono ricordata che oggi è la giornata dei Diritti dell'Infanzia.
Non potevo fare a meno di pensare ai bimbi di Gaza.
E non capisco perché i diritti per l'infanzia sono argomento per bambini di scuola materna e (al massimo) prima elementare, e poi basta, non se ne parla più (insomma, quantomeno è quello che è successo ai miei figli). Forse perché sono un argomento sconveniente. Mah.
"Junior, che dici, in quinta elementare per caso avete parlato di Gaza, oggi a scuola?"
"No mamma, perché?"
"Mah, perché oggi hanno sparato dei razzi e sono morti dei bambini..."
E ok, mi immagino già la metà di voi con il cellulare in mano pronti a chiamare Telefono Azzurro. Ma come gliela spiego io, questa storia, ai miei figli?
"E' una storia lunga... Vi ricordate cosa diceva il Vangelo di ieri?"
Junior: "Ah sì, benissimo"
Piccoletta: "No, io non ho ascoltato"
Indovinate chi ha azzeccato la risposta giusta.
"Giusto Piccoletta, la storia del tempio. Quando è stato distrutto il tempio di Gerusalemme?"
Junior: "Quando i Romani hanno invaso i Babilonesi che avevano deportato gli Ebrei"
Ecco, questo è il risultato di due anni di studio della storia alla scuola primaria, dopo aver passato un anno a vivisezionare dinosauri e l'anno dopo a scervellarsi sulle mummie.
"No, dunque, ehm, non è andata proprio così...."
Va bene, l'abbiamo presa un po' alla larga, e dopo essere arrivati ad Anna Frank abbiamo perso le fila del discorso. Come nel migliore programma scolastico, dove non si arriva mai oltre il 1946.
E quindi. Oggi è la giornata dei diritti dell'Infanzia, non ho video che riassumano in dieci minuti la storia della Palestina (ma servirebbero, così, come compito di massima semplificazione che noi non riusciamo a fare ma che viene così bene agli anglosassoni), non ho video del Tg. Ho trovato solo questo, che mi piace molto
Ieri sera, in un momento di rara lucidità temporale (non so voi, io faccio fatica a collocarmi nel tempo, ultimamente, sono convinta che sia mercoledì e invece è giovedì, mi sembra ottobre e siamo alla metà di novembre, incontro una coppia di amici e chiedo: "La bimba compie due anni a gennaio, vero?" e loro "No, veramente ne compie tre", e via di questo passo) mi sono ricordata che oggi è la giornata dei Diritti dell'Infanzia.
Non potevo fare a meno di pensare ai bimbi di Gaza.
E non capisco perché i diritti per l'infanzia sono argomento per bambini di scuola materna e (al massimo) prima elementare, e poi basta, non se ne parla più (insomma, quantomeno è quello che è successo ai miei figli). Forse perché sono un argomento sconveniente. Mah.
"Junior, che dici, in quinta elementare per caso avete parlato di Gaza, oggi a scuola?"
"No mamma, perché?"
"Mah, perché oggi hanno sparato dei razzi e sono morti dei bambini..."
E ok, mi immagino già la metà di voi con il cellulare in mano pronti a chiamare Telefono Azzurro. Ma come gliela spiego io, questa storia, ai miei figli?
"E' una storia lunga... Vi ricordate cosa diceva il Vangelo di ieri?"
Junior: "Ah sì, benissimo"
Piccoletta: "No, io non ho ascoltato"
Indovinate chi ha azzeccato la risposta giusta.
"Giusto Piccoletta, la storia del tempio. Quando è stato distrutto il tempio di Gerusalemme?"
Junior: "Quando i Romani hanno invaso i Babilonesi che avevano deportato gli Ebrei"
Ecco, questo è il risultato di due anni di studio della storia alla scuola primaria, dopo aver passato un anno a vivisezionare dinosauri e l'anno dopo a scervellarsi sulle mummie.
"No, dunque, ehm, non è andata proprio così...."
Va bene, l'abbiamo presa un po' alla larga, e dopo essere arrivati ad Anna Frank abbiamo perso le fila del discorso. Come nel migliore programma scolastico, dove non si arriva mai oltre il 1946.
E quindi. Oggi è la giornata dei diritti dell'Infanzia, non ho video che riassumano in dieci minuti la storia della Palestina (ma servirebbero, così, come compito di massima semplificazione che noi non riusciamo a fare ma che viene così bene agli anglosassoni), non ho video del Tg. Ho trovato solo questo, che mi piace molto
2 commenti:
Anche io oggi ho fatto le stesse riflessioni. Se vedo certe immagini mi sembrano così inutili i blog mammeschi.
"Vanità delle vanità"... No, i blog mammeschi non sono inutili. E' che proprio manca a tutti noi, adulti, la capacità di prenderci la responsabilità di declinare in pratica i diritti. Finché rimangono una bella favoletta appesa lì, vanno bene a tutti. Io trovo che sia questa la cosa atroce delle immagini di questi giorni...
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