venerdì 17 dicembre 2010

Cara Mattel, ti scrivo

Cara Mattel,
abbiamo già scritto la letterina a Gesù Bambino, anche con qualche post scriptum nel quale aggiungiamo man mano qualche gioco che improvvisamente ci appare irrinunciabile (vedremo, poi, cosa ci porterà Gesù Bambino, e se è il caso di rottamarlo con Babbo Natale, come hanno già fatto i nostri cugini e quasi tutti i nostri amici).

Comunque oggi ti scrivo una lettera da mamma.
E vorrei che questa lettera arrivasse, cara Mattel, direttamente nella casella del Responsabile Prodotto di quella meravigliosa tua creazione chiamata Barbie.

Ora, cara Mattel, sei fortunata. Non sono una di quelle mamme che pensano che Barbie sia un pessimo modello comportamentale per le proprie figlie, semmai pensano che gli adulti siano un pessimo modello comportamentale per le proprie figlie. Non sono una di quelle mamme che si angoscia perché Barbie è troppo magra, o troppo tettuta (adesso, poi, le avete messo pure le mutande, mica come quando eravamo piccole noi).

Quello su cui vorrei farvi riflettere, oltre a certe orrende creazioni assolutamente irrispettose del target di età delle bambine che utilizzano Barbie (temo che ormai non si vada oltre gli 8 anni, ma potrei sbagliarmi), e sto parlando della Barbie con macchina fotografica incorporata che M di Ms segnalò tempo fa, in una conversazione, è il modo in cui avete costruito il prodotto.

Barbie è un prodotto costruito esclusivamente sull'accumulo (fine a se stesso) di... Barbie. Mi spiego meglio. Ho due Barbie, e a questo punto non so che farci. Voglio il cavallo di Barbie? Devo comperare la terza Barbie. Voglio i cagnolini o i gattini? Ecco la quarta Barbie. Voglio il vestito dell'ultimo film? Quinta, sesta, settima Barbie.

Le collezioni dei vestiti di Barbie hanno meno capi, e sono più costose, di una collezione di Armani Privé (e poi ci lamentiamo della sleale concorrenza dei cinesi, anche nella produzione dei vestiti di Barbie). Per non parlare di quello che con un termine non tecnico potremmo chiamare la "costruzione del contesto": vi ricordate la casa di Barbie? Quella di cartone, con l'ascensore di plastica con il filo? Era una cosa semplice, pulita, molto giocabile. Ora costa (visto sul catalogo di un ipermercato) 200 €.

Ecco, la mia critica è proprio questa: Barbie è un gioco poco giocabile. Si è trasformato in uno status symbol (per cui le bambine fanno la conta di quante Barbie hai tu, e quante ne ho io), ma non è un gioco al quale è difficile affezionarsi.

Capisco perfettamente che a voi tutto questo ragionamento non cambi nulla: perché vendere tre gattini di plastica a 20 € quando con la Barbie veterinaria annessa possono essere venduti a 40€?

Ve lo dico io, perché: perché se produceste meno Barbie e più fantasia, più accessori, più giocabilità, vendereste lo stesso, e per più tempo, con una maggiore differenziazione del prodotto.

E' proprio questa mancanza di fantasia, cara Mattel, che mi fa molta tristezza, molto più dei fianchi stretti e delle poppe grandi, della "Magia della Moda", degli occhioni azzurri e verdi e dei completini un po' da zoccola (ma Barbie è sempre stata un po' zoccola, diciamocelo, e poche di noi ne hanno subito pesanti conseguenze nella vita, mi sembra).

Buon Natale, cara Mattel.
Lorenza

P.S. Cara Mattel, un'ultima preghiera. Ken non è mai stato un mostro di mascolinità, il confronto con Big Jim è sempre stato schiacciante, ma Big Jim era più basso di Barbie e questa elementare caratteristica l'ha squalificato per sempre. Ma i Ken in giro in questo momento sono veramente un inno alla singletudine, per la povera Barbie. Per favore, ridateci anche un Ken degno di risvegliare nelle nostre Barbie un qualche istinto primordiale. Grazie.

12 commenti:

Federica MammaMoglieDonna ha detto...

Ma che bel post!
Adoravo la mia barbie california e avevo solo quella. Mai mi sarei sognata di cambiarla. Di abito si, ma lei era lei!
Davvero non funziona più così? Che peccato!

Paola ha detto...

... e comunque meglio Barbie delle Winx: o no?
Paola

M di MS ha detto...

Ottimo post di marketing!
Concordo: l'importante è vendere di più, non i singoli accessori e i vestitini costano 20 euro!

Ecco i nostri sviluppi recenti.
Buddy riceverà dei vestitini di Barbie, a cui lei brama disperatamente. Nella cantina dei miei ho trovato le mie vecchie Barbie, ancora intatte. Ti ricordi Barbie Tanti Baci e Superstar (versione nera)? Ma non gliele do perchè non sa ancora giocarci e le disfa. Tanto ne ha due dei cinesi che vanno benissimo.
Ma la cosa divertente è questa: dalla cantina sono usciti una decina di vecchi Topolino, con su le pubblicità Mattel anni '80. Sia Buddy che Fagio vogliono la casa di Barbie e Ken...ma non esistono più! E non lo vogliono capire!

MP ha detto...

Concordo su tutto. La Barbie "base" cosa pochissimo, ma poi tutto il resto costa una fortuna. Poi, a parte cambiarle d'abito, con le Barbie ci si fa proprio poco. Il Ken è fatto benissimo in Toy Story 3, perso dietro al suo guardaroba, ci tiene più agli abiti che alla Barbie.

supermambanana ha detto...

"Big Jim era più basso di Barbie" veroooo un cruccio pazzesco della mia infanzia giocarola, solo inferiore al fatto che la Barbie all'epoca mia non piegava le gambe e farla andare sulla jeep del suddetto Big Jim era una pena (senza parlare dei cavalli!)

M di MS ha detto...

Io cmq Big Jim non l'ho mai avuto. Sarà per questo che mi sono fidanzata tardi?

lorenza ha detto...

@MammaMoglieDonna: purtroppo sì! Anche io avevo la Barbie California!! E una meravigliosa valigetta nella quale conservavo tutti gli abiti, veri e taroccati...

@Paola: assolutamente, tra l'altro anche perché le Winx si rompono subito!

@M di Ms: grazie... Purtroppo non riusciamo a capire che fine abbiano fatto le mie Barbie, e tuttavia guardare i vecchi Topolini fa venire nostalgia di giochi che non si trovano più... La casa di Ken e Barbie è quella a tre piani con l'ascensore? L'ho vista, ma costa una cifra improponibile (mi sono chiesta anche il motivo: il prezzo di cartone e plastica è lievitato così tanto, in questi ultimi 20 anni?)

lorenza ha detto...

@Oh mamma: sì, Ken in Toy Story è meraviglioso, e in effetti mi sono resa conto che non è solo una parodia della realtà, ma si avvicina mooooolto alla realtà di Ken, oggi!!

@Supermambanana: :D vero! Anche le braccia sempre piegate mi provocavano una certa irritazione... Una delle ultime Barbie entrata in casa aveva un braccio dritto e uno piegato, qualcuna ha le gambe che non si piegano, qualcun altra sì...

@M di Ms: Big Jim era un target maschile, ho scoperto (in effetti era dei miei fratelli, non mio, e ho scoperto che anche l'Ing. (due maschi) aveva il Big Jim)... In effetti, anche questa cosa, a pensarci bene, fa riflettere sulla "deriva metrosexual" di Ken!

Chiara Trabella ha detto...

Questo è un post geniale. Se fossi della Mattel ti assumerei subito.
Condivido ogni singola cosa che dici, anche se io con la Barbie giocavo un sacco e soprattutto le facevo interpretare delle storie. Avevo una Barbie con le braccia e le gambe più snodabili delle solite e la usavo sempre come protagonista, perché era più versatile.

Monica ha detto...

Maaaaa cosa bevi la mattina a colazione?! Come fai a essere così profonda, intelligente, super... io mi sto trascinando, non vedo l'ora che arrivino le vacanze, per cambiare aria, e chissà che in montagna non mi si ossigeni il cervello e ritrovi finalmente un po' di sprint:( se non ci vediamo e non ci sentiamo auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Mammamsterdam ha detto...

Uguale. Ma proprio uguale.

Mamma Cattiva ha detto...

Favoloso questo post. Me l'ero perso. Qualche we fa ho fatto un salto nella mia casa di Roma e ho recuperato dei miei vecchi giochi tra cui la Mia Barbie ballerina. Ha i legamenti dietro le ginocchia aperti.
A Picca ne hanno regalata una ma se l'è già dimenticata. Per Natale ha chiesto una winx, quella sì che è una zoccola! :(