sabato 23 ottobre 2010

Domande di bimbi, e domande di mamme


"Bimbi, domani la mamma è via tutto il giorno per lavoro, quindi..."
"Mamma!"
"Dimmi"
"Ma quand'è che la finisci con 'ste cose?"

Non lo so, amore. A volte non ne posso davvero più - di dover lottare contro il narcisismo, i ricatti, la precarietà, le cose che non condivido, la fatica di dire che non le condivido anche se so che vale zero, le maldicenze, le invidie, la cattiveria e lo schivar bordate, e di non sapere cosa succederà l'anno prossimo, che è anche quello che ti dico quando mi vedi andar via, vedrai che l'anno prossimo la mamma starà a casa molto di più. A volte sono contenta - di poter dire quello che voglio, di vedere progetti con le gambe, di conoscere persone nuove e spesso interessanti. A volte penso solo che devo, e non ci sono alternative. Quindi, tanto vale.

Quando sarai grande, capirai. O almeno spero.


Sul treno è tutto nero, e grigio, tantissimi notebook, pochi giornali, nessun libro. Pochi tacchi, donne o molto più giovani o molto più grandi di me.

Milano-Bologna
"Signore e signori, benvenuti sul Frecciarossa bzzzz bbbbbrrr bllaaaaaa.... Un'iniziativa dedicata a tutte le donne sul sito www.bzzzztzitalia.it"

Bologna-Firenze
"Per tutti i gentili signori in omaggio da parte di Borselli e Gioielli la nuova fragranza Man"

Una ragazzina bionda passa per il corridoio con una borsa di plastica azzurra ricolma di campioncini di profumo, li appoggia con cautela sui tavolini dei miei due vicini, mi guarda con esitazione mentre io continuo a fissare lo schermo del pc se ne va, camminando sulle punte come se non dovesse far rumore.

Ho ripensato alla domanda di mio figlio.
E a quante (poche) mamme lavorano. E se lavorano, quante (poche) mamme viaggiano per lavoro, con quello che tutto questo significa in termini di responsabilità e investimento sul loro percorso professionale. Che per le donne si promuovono iniziative sul Web e per gli uomini sul treno.

Ecco, sarò io che son fissata. Ma l'ho trovato un po' discriminante.

Ed ecco la mia domanda di mamma: era meglio che mi desse il campioncino di Man, o che infilassero nella borsa anche qualche fragranza di Woman, casomai ci fossero signore da omaggiare (evento chiaramente considerato talmente improbabile da non meritare neanche attenzione)? Delle due, ad ogni buon conto, almeno una.

E non venitemi a raccontare che è colpa della ragazza con i capelli biondi.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ho letto con attenzione il tuo post e sono rimasta basita ,non credevo potessero succedere di queste cose ,un saluto Chiara

Mamma Cattiva ha detto...

Leggo questo post con un'attenzione un po' diversa. Quell'incontro aveva un senso, no? Ma hai visto come sono ridotta? Manco il numero del bancomat mi ricordo! Io temo il giorno in cui i bambini mi faranno quella domanda...

MP ha detto...

Dovevano darti il Man, a volte anche le donne che lavorano hanno un marito o un fidanzato, no?

Chiara Trabella ha detto...

Ovvio che la cosa più logica sarebbe stata prevedere dei campioncini per uomo e per donna e regolarsi di conseguenza. A me che amo i profumi da uomo, non dispiacerebbe neanche che tutti ricevessero i campioncini Man (ma che magari settimana prossima tutti ricevano quelli Woman: anche gli uomini che viaggiano per lavoro avranno una donna a cui darli, no?).
Penso però che il pensiero dell'azienda sia: le donne non viaggiano in treno per lavoro, dobbiamo incentivarle con tariffe ad hoc. Questo però non dovrebbe significare che le donne presenti sul treno non debbano essere omaggiate, anzi.

Federica MammaMoglieDonna ha detto...

Beh, la signorina bionda ha le sue responsabilità.. Poteva benissimo farti un sorriso e dirti "questo è per il tuo compagno"..
perché no?
Ma il punto è un altro, vero?
E' alle disattenzioni verso le donne.
E' ai sacrifici che una donna deve fare per tenersi il suo lavoro.
E' a come lo spieghi ad un bambino.

Emanuela G. ha detto...

Il campioncino non deve avere sesso: le donne comprano tantissimi profumi per i loro uomini! Casomai l'errore alla base dell'iniziativa è il tentativo di attirare il consumatore e non lo shopper! Io denuncerei la marca per miopia di marketing più che per discriminazione :)

lorenza ha detto...

Sì, mi è sembrata un'iniziativa eccessivamente targetizzata e un po' miope. La colpa non è della ragazza con i capelli biondi, perché temo (ma ne sono sicura) che sul punto in questione non le sia stato fatto alcun briefing, e quindi la fanciulla non sapeva come comportarsi. E poi perché, almeno per solidarietà, non si può sempre scaricare le colpe giù, giù, fino ad arrivare agli ultimi della catena e farla "pagare" a loro.

lorenza ha detto...

@MammaCattiva: ma il lapsus era per l'emozione di avermi visto comparire dal nulla! :D