Non so più dove, lessi che mettere i propri figli in punizione è, dal punto di vista educativo, del tutto ininfluente, se non negativo.
I bimbi messi in punizione spesso non sanno neanche perché sono stati messi in punizione e faticano a collegare il gesto colpevole con la punizione che stanno subendo. Inoltre, la punizione (sempre se non ricordo male) diminuisce l'autostima dei bambini.
Personalmente, credo di aver inflitto cinque punizioni ai miei figli in tutta la mia vita.
Per lo più, passo il tempo a minacciare punizioni.
Le punizioni in casa nostra sono del tenore: Non ti faccio giocare con la Wii per tre giorni, ti ritiro il NintendoDS, ti porto via tutti i Lego Harry Potter, ti spengo la TV per una settimana.
Mercoledì è stata appunto giornata di super-punizione, avendo i due pargoli accumulato una serie di urlate sfociate con un sonoro "Siete in punizione, niente TV e Wii per una settimana" dopo che il piccolo aveva fatto lo sgambetto a Piccoletta, facendola ribaltare gambe all'aria contro l'armadio. Nel preciso istante in cui i due angioletti dovevano in teoria essere mitemente seduti a tavoli, mangiando la frutta che la madre stava amorevolmente sbucciando loro.
Le punizioni non sono mai date a caso. In quel caso, andavano a colpire la fonte delle mie più grandi incazzature: perché non c'è come arrivare a casa alle 7 e trovare un figlio davanti alla Tv che gioca alla Wii e che manco ti saluta, e che viene a tavola dopo che l'hai chiamato e minacciato per cinque volte.
Le punizioni sono un grande fallimento, per noi genitori. Io, almeno, lo vivo come tale. E mi chiedo come fare ad insegnare il rispetto delle regole, senza dover strillare per forza.
Peraltro, mi rendo conto dell'irrilevanza delle punizioni.
Mi spegni la TV? Mi guardo un'ora e mezza di cartoni in streaming sul Pc.
Mi togli la Wii? Ricomincio a giocare con il NintendoDS.
Mi togli il Lego? Sto davanti alla TV tutto il giorno.
Sì, decisamente le opzioni sono troppe, e la punizione del tutto irrilevante.
Rimane da capire come fare a farsi ascoltare, senza sgolarsi.
I bimbi messi in punizione spesso non sanno neanche perché sono stati messi in punizione e faticano a collegare il gesto colpevole con la punizione che stanno subendo. Inoltre, la punizione (sempre se non ricordo male) diminuisce l'autostima dei bambini.
Personalmente, credo di aver inflitto cinque punizioni ai miei figli in tutta la mia vita.
Per lo più, passo il tempo a minacciare punizioni.
Le punizioni in casa nostra sono del tenore: Non ti faccio giocare con la Wii per tre giorni, ti ritiro il NintendoDS, ti porto via tutti i Lego Harry Potter, ti spengo la TV per una settimana.
Mercoledì è stata appunto giornata di super-punizione, avendo i due pargoli accumulato una serie di urlate sfociate con un sonoro "Siete in punizione, niente TV e Wii per una settimana" dopo che il piccolo aveva fatto lo sgambetto a Piccoletta, facendola ribaltare gambe all'aria contro l'armadio. Nel preciso istante in cui i due angioletti dovevano in teoria essere mitemente seduti a tavoli, mangiando la frutta che la madre stava amorevolmente sbucciando loro.
Le punizioni non sono mai date a caso. In quel caso, andavano a colpire la fonte delle mie più grandi incazzature: perché non c'è come arrivare a casa alle 7 e trovare un figlio davanti alla Tv che gioca alla Wii e che manco ti saluta, e che viene a tavola dopo che l'hai chiamato e minacciato per cinque volte.
Le punizioni sono un grande fallimento, per noi genitori. Io, almeno, lo vivo come tale. E mi chiedo come fare ad insegnare il rispetto delle regole, senza dover strillare per forza.
Peraltro, mi rendo conto dell'irrilevanza delle punizioni.
Mi spegni la TV? Mi guardo un'ora e mezza di cartoni in streaming sul Pc.
Mi togli la Wii? Ricomincio a giocare con il NintendoDS.
Mi togli il Lego? Sto davanti alla TV tutto il giorno.
Sì, decisamente le opzioni sono troppe, e la punizione del tutto irrilevante.
Rimane da capire come fare a farsi ascoltare, senza sgolarsi.