mercoledì 28 aprile 2010

Scusi, va a Barcellona?


Alle 5:45, con il cuore infranto e 4 ore di sonno alle spalle, salgo su un taxi che mi aspetta sotto casa.
"Mi porta a Cadorna?" chiedo al tassista che sembra la fotocopia di Jovanotti, solo con gli occhi un po' più a palla.

"Va a Barcellona?"
"No, veramente no"
...
Piazza Ascoli
...
Viale Regina Giovanna
...
Porta Venezia

"Ah, ma è per la partita!!!"

Il tassista mi guarda nello specchietto retrovisore come se avesse in macchina un'aliena.

Segue giustificazione legata all'orario, gli eventi cosmici e la mia evidente inettitudine di genere sull'argomento.

"Signora, ho quarant'anni e un'emozione così l'aspetto da una vita!"

Segue dotta disquisizione secondo la quale lo scudetto è lo scudetto, ma la Champions è la Champions. Nel caso non l'avessi capito.

"Signora, la vuole leggere la Gazzetta di oggi? Ah ma no, non fa per lei"

Non è bello, quando anche i taxisti non ti danno alcuna speranza di cambiare.

4 commenti:

Sara Salvarani ha detto...

No, lo scudetto è SOLO lo scudetto e la champions è SOLO la champions.
Si può vivere senza.
E noi lo facciamo.
Siam delle grandi!

Chiara Trabella ha detto...

Hm, mi sono persa qualcosa anch'io...

Rossella - Casa Lellella ha detto...

cioè, fammi capire sei andata a vedere la partita?

lorenza ha detto...

Sono in Germania, e vi dico solo che ieri sera sulla tv tedesca non c'era modo di sapere le sorti dell'Inter!