Diritto:
Rovescio:
Ieri ero in treno con una scolaresca, tutta femminile, di ritorno da una gita.
Le ragazze si raccontavano, con la prof: cose che una madre di figli piccoli non dovrebbe mai ascoltare, tipo "Quando torno a casa la mattina dopo la discoteca mi mangio i piatti di pasta al ragù", e altre cose del genere.
Ad un certo punto una afferma a voce più alta delle altre: "... Perché quando mio padre mi dice di fare i compiti, me lo dice bene, come si parla ad una persona! Mia madre invece urla, urla, urla sempre!"
Ho visto SUA madre, ho visto tantissime madri.
Ho visto una donna stanca, ho visto una donna stressata, ho visto una donna a metà carriera, ho visto una donna che ha scelto di seguire i suoi figli, ho visto una donna insoddisfatta del suo matrimonio, ho visto una donna che vorrebbe la figlia prima della classe, ballerina alla scala e futura campionessa olimpica di slalom gigante, ho visto una donna con poche prospettive per sé.
Ho visto una madre che deve dire alle figlia diciassettenne di fare i compiti.
Se vi sembra normale che una madre debba ripetere dieci volte alla figlia diciassettenne di fare i compiti.
E, non so neanch'io perché, ma mi sono detta: "Forse noi donne dobbiamo darci una regolata"
10 commenti:
Non hai affatto tutti i torti, anche se temo che il problema sia nel pretendere e nel non proporre. Molto più semplice pretendere le figlie nobel, danzatrici e campionesse olimpiche e urlare quando ci stressiamo non vedendole diventare così, che tentare con pazienza, serenità e amore (difficili da raccimolare tutti insieme in periodi di stress, stanchezza e down-invernale) giorno per giorno di assecondare le loro inclinazioni proponendo sempre nuovi stimoli e donando alternative. Difficilissimo, ma se non lo facciamo poi è inutile urlare, no?
Mi sembra un'ottima osservazione, di quelle che preferisco perchè nascono dalle cose quotidiane che si vedono per strada.
Sì, le mamme sono stressate e pretendono, ma è anche vero che se una a 17 anni si deve far dire di fare i compiti...non ci siamo.
Ma io dico, ma se mi hai visto perché non ti sei fermata a salutarmi? Almeno farci una birra...;)
@Mamma F: guarda, ho pensato proprio quello, mi sono detta: ma se le donne non si stressassero tanto dietro a questa ricerca della perfezione formale e sostanziale, sempre e ad ogni costo, forse starebbero meglio, no?
@MdiMs: è tremendo che una a 17 anni debba farsi gridare dietro per fare i compiti, e che una madre sia ridotta in questo stato... E' tutto il meccanismo, che ha qualcosa di perverso!
@MammaCattiva: aaah, ecco perché mi sembrava di conoscerla, 'sta mamma!!!
Mi sono riconosciuta nella madre della 17enne. Solo che io ho figli under 5 e urlo per fargli fretta la mattina o per separarli.
E non so se l'urlo nasce dall'insoddisfazione: io sono contenta della mia vita, a parte la cronica lotta contro il tempo. È che a volte mi sembra di andare a una velocità diversa da chi mi sta attorno, come se prendessi della cocaina (e qui ritorniamo al discorso di qualche post fa, solo che io son così al naturale - pensa che risparmio!).
bellissima vignetta, te la rubo
@Lanterna: io, quando urlo (e succede spesso, anche nel mio caso quando è ora di uscire di casa e non si smuovono mai) mi sento comunque sconfitta, non c'è niente da fare...
@Alessandra: me l'ha girata una cara amica che ci legge sempre, per cui colgo questa "ruberia" per ringraziarla pubblicamente!
@Silvietta: mah, non so se sono pertinenti, comunque grazie! e poi dico tante cose pertinenti che poi non faccio... :-)
tra il dire e il fare, ecc. ecc. Hai ragione, ci passiamo tutte, ogni giorno, eppure mi rendo conto che a volte basta invertire rotta per dare un senso alla giornata. Le premesse sono le stesse ma magari si riesce ad avere un ruoolo attivo e non passivo lo stesso. O no?
No, non intendevo giustificarmi o dire che è colpa degli altri che non vanno abbastanza veloci: anch'io mi sento sconfitta quando urlo, non provo sollievo per niente.
Anzi, mi viene pure da pensare "che figura con i vicini" :-(
io sto cercando disperataente di convincermi (e un pochino ci riesco) che è eglio se mi sforzo di essere contenta io, che senza di me stanno con il culo a terra tutti e tre.
Insomma, cerco di destressarmi se posso, di fare cose carine, di rompere al capo (meno di quanto dovrei) se vedo che prende delle brutte pieghe tipo iperlavoro. In cambio non mi devono venire a dire cosa fare nel tempo libero che mi prendo comunque. E il capo può star dietro ai figli nl weekend che se li gode pure, invece del computer.
Poi io cerco di fare in modo che tutti abbiamo le mutande pulite tutte le mattine e un pasto caldo al giorno cucinato e sano. E urlo la mattina, ma sto urlando di meno e spazientendomi di più purché la belva piccola si metta nel quintuplo del tempo le scarpe da solo anche se finge di non riuscirci. e poi vogliamo mettere il potere liberatorio dell'ulro primordiale? Cavolo, ci sono dei workshop costosissimi che tentano di fartelo fare, a me viene gratis.
Posta un commento