lunedì 19 gennaio 2009

Kakà e l'happy ending all'italiana


Sono le 23:13. Oggi ho portato i bimbi ad un'estenuante visita oculistica nell'antro delle oculiste pazze, ho portato il piccolo ingegnere a scuola al volo per l'ingresso delle 12, ho fatto il giro due volte per trovare posteggio, ho mangiato con la piccoletta, ho giocato alle principesse mentre svuotavo la lavastoviglie e la riempivo di nuovo, e stendevo le lenzuola che servono domani per la scuola materna, ho accolto la Grande Nonna in crisi (lo ZioZuzzerellone se ne è andato di casa, alla tenera età di 31 anni), sono andata a fare la spesa, sono andata con la nonna e la piccoletta a cercare un cappotto per la piccoletta, siamo tornate con la piccoletta addormentata come un ciocco sotto la pioggia a catinelle, sono uscita di nuovo per andare a prendere il piccolo ingegnere a casa di un suo amico (con deviazione strategica in cartoleria e dal panettiere), ho finalmente avuto una conversazione degna di questo nome, ho riportato il piccolo ingegnere a casa con uno sfregio sul naso, ho svegliato la piccoletta, ho preparato la cena, ho messo a tavola la piccoletta che ha fatto la pipì seduta sulla sedia della cucina invece che sul water, ho cambiato la piccoletta, ho minacciato tre volte il piccolo ingegnere che se non spegneva subito il Nintendo DS avrei fatto la spia con l'ingegnere, abbiamo cenato, abbiamo messo il pigiama, abbiamo letto, ho messo i bimbi a nanna, ho chiamato la Grande Nonna per sapere come stava, ho tirato su dal letto la piccoletta che non aveva sonno e l'ho piazzata davanti alla TV, ho finito di sistemare la cucina, ho rimesso a letto la piccoletta, ho iniziato a fare la lavatrice.

In quel momento è arrivato l'ingegnere.
"Non sai niente di Kakà?"

Ora l'ingegnere sta cenando davanti alla TV di una platea di scalmanati che urlano come dei pazzi osannando Kakà, oppure denigrandolo, ma insomma dichiarando che questo momento è storico e finanche commovente. Mi giungono voci che Kakà si sia affacciato alla finestra di casa sua sventolando la maglietta con il numero 20. Ora sento pure la voce dell'orrendo-B che lo cita come esempio di qualcuno che crede in qualcosa. Un modello per tutti quanti. Kakà resta al Milan, parola dell'orrendo-B, presidente del Consiglio.

Grazie, Kakà. Grazie, presidente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pensa che se l'orrendo B fosse andato a fare la comparsa all'insediamento dello splendido O., non avrebbe potuto gestire da protagonista l'affaire Kakà, che sarebbe andato al Manchester City.

lorenza ha detto...

Pensa! Pensa che lo splendido O veste splendidi vestiti italiani, mangia splendida cucina italiana, e non invita l'orrendo-B. alla cerimonia di insediamento. Pensa!! Ma anche io mi sono chiesta se questa storia di Kakà non fosse tutta una montatura...