giovedì 30 ottobre 2008

Milano-Roma A/R


Ieri sono andata in gita a Roma, a vedere i tornelli di Brunetta (e non sto scherzando).

Aeroporto di Linate, ore 8.
Siete una manica di incapaci, è dalle 4 di questa mattina che lo sapeteeeeee
E lei si comporti in modo educatoooooo

C'è già qualcuno che urla, hanno spostato i check-in e una mandria di signori incravattati e di poche signore tutte vestite di nero si sposta verso quelli aperti. Nei trenta (30) minuti di coda per fare il check-in (tre, 3, check-in aperti), noto una palpabile insofferenza e un chiaro astio nei confronti dei dipendenti Alitalia. Non credevo. Magie dei salvataggi di Stato. Alla fine scopro che un volo (quello delle 7) era stato cancellato. Alle 8:35 aprono altri tre (3) check-in.


Il Club Milano-Roma
C'è un club esclusivo che frequenta questi voli
Avvocato, buongiorno!
Carissimo, come sta? Sto aspettando un collega che ha fatto tardi al check-in...
Ah, un fondo di investimento in fonti rinnovabili? Ne parliamo...
E la Simona come sta? In splendida forma... Beh,lavora con lei....
Tutta cose così, insomma.
Le donne sono vestite di nero e hanno tacchi alti.
Poi, due o tre, siamo gli sgarruppati del club, quelli che non conoscono nessuno, che hanno solo sonno e che non hanno il cellulare perennemente attaccato all'orecchio, o qualche contrattazione importantissima in corso.

Aeroporto di Fiumicino, ore 17

Sì, 'sti cazzi, perché poi la recessione ce le becchiamo noi

Ma no Umberto, vedi, adesso entriamo in recessione ed è il momento di comperare Ma tu lo sai quanto tempo ci ha impiegato Wall-Street a ritornare ai livelli del '29? Ci è tornata nel '55
Appunto, 6 anni
Ho detto '55....
Eh sì, 6 anni
Eh, sono 26 anni

Una parola magica aleggiava ieri ai gate di Fiumicino: recessione, recessione....

sabato 25 ottobre 2008

Compagni di merende


Oggi merenda davanti alla scuola elementare. Bello e un po' disorientante, poca gente (per un bacino di utenza di oltre 3.000 bambini), ma tanta gente. Il Comune di Milano ha organizzato una festa con ingresso libero ai gonfiabili 500 mt. più in là. E poi non hanno i soldi per le maestre.

Questo me l'ha mandato il nostro carissimo marians, l'amico caro dell'ingegnere (ma ora anche mio, deve ricordarsi che è stato testimone delle sciagurate nozze):




giovedì 23 ottobre 2008

Shopping


"Mamma, se non mi vesti subito Bloom, io ti ammazzo!"
Le frasi ad effetto del piccolo ingegnere hanno presa immediata sulla sorella
"Ah sì? E poi, cosa fai senza mamma?"
"Vado a comperarne una al negozio"
Colpita e affondata.

Non solo polizia...


La polizia, per il momento, non è ancora arrivata nelle scuole italiane. Le telecamere sì.
Martedì 21 ottobre, ore 13.
I bimbi del modulo, tra cui il piccolo ingegnere, escono di scuola.
Arriva una tizia con telecamera al seguito, di quelle per le riprese TV ma senza nessun segno di riconoscimento di una qualche emittente. Entra in cortile, si piazza davanti ad una mamma a telecamera accesa, e inizia a chiederle cose (riferite in seguito: "Meglio con o senza grembiulino?" "Meglio o no il maestro unico?", come se le due cose si equivalessero e se le domande non fossero quantomeno mal poste).
Finita l'intervista lampo, si piazzano con la telecamera davanti all'uscita.
La mamma di Rebecca ed io ci guardiamo.
"Ma non possono!"
Andiamo a chiedere: "Scusi, ma non potete. Chi siete?"
"Siamo di Mediaset, ma siamo con la telecamera spenta"
(come se quando mi chiedono dove abiti? io rispondessi: in Italia)
La tengo sott'occhio. La telecamera non è spenta, sta filmando, si vede dal led.
Torniamo di nuovo alla carica.
Niente.
Arrivano altre mamme.
"Sono solo immagini di repertorio"
"Ma sì, non si vede niente, sono venuti anche all'inizio dell'anno", gongola una madre con evidenti speranze di apparire in TV.
"Avete il permesso?"
"Dopo lo chiediamo"
Vengo distratta da un discorso da finire, il piccolo che esce, una mamma che ci invita a giocare a casa sua.
Ce ne andiamo.
Arriva la preside, parla con questa giornalista.
"Per strada posso riprendere chi voglio".
(frase riferita dalla mamma di Rebecca)
E poi una non si deve inquietare, riguardo al futuro e alla sicurezza dei propri figli.
Finisce con un capannello di mamma furiose e una mail alla preside. Che non ha ancora dato alcuna risposta.

lunedì 20 ottobre 2008

Comunque




Comunque continuo a pensare che se Obama vincesse le elezioni, ci sarebbe speranza per il mondo. Non per la sinistra italiana, s'intende.
E comunque sarò una lagna ma la prima volta che ho visto questo video (sarà stato febbraio), mi sono commossa. Poi è arrivato il "si può fare" e mi ha tolto tutta la poesia.

C'era una volta il modulo (parte 2)

Inizio a pensare che questa vicenda diventerà la tipica telenovela italiana, con finale gattopardesco: che tutto cambi, affinché niente cambi.
Comunque.
NON SI SA se effettivamente il maestro unico sarà anche per chi ha già iniziato. NON SI SA cosa succederà al tempo pieno, né tantomeno al modulo. NON SI SA perché l'orrendo-B dice che il tempo pieno aumenterà. NON SI SA quante ore di scuola farà mio figlio il prossimo anno. NON SI SA neanche se mia figlia alla scuola materna avrà una, o due, insegnanti (o nessuna, dato che il Comune di Milano non copre le sostituzioni per maternità delle maestre delle scuole materne).
Aspettiamo i regolamenti e i decreti attuativi. Quando arriveranno? NON SI SA.
Potrebbe venirne fuori un bel rap.

venerdì 17 ottobre 2008

C'era una volta il modulo

Ero preoccupata per la riforma gelmini, ma per la piccoletta. Mai più pensavo che...
"Oggi la mamma di Rebecca mi ha detto che la riforma gelmini vale anche per chi ha già iniziato la scuola".
"Il papà di Rebecca va alla riunione che c'è stasera a scuola sulla riforma. Io vorrei almeno capire che caspita succederà".
E così l'ingegnere, che non si può certo definire pregiudizialmente contrario alla Gelmini, è andato a scuola a sentire cosa succederà.
Almeno non mi verrà la depressione, come tutte le volte che vado a una riunione a scuola, ho pensato.
AH AH. ILLUSA.
Dunque l'ingegnere è tornato a casa, e non aveva una faccia soddisfatta.
Mi ha detto che sì, la riforma riguarda TUTTE le classi del modulo, che a Milano sono il 3% ma da Roma in giù sono praticamente la totalità. Per cui, dato che il piccolo ingegnere fa il modulo, dall'anno prossimo avrà 1 sola maestra tra le tre che ha ora. Tre maestre che da 10 anni insegnano solo determinate materie, e che da settembre si ritroveranno a insegnare tutto. E non è una questione di nozioni, è una questione di metodo, perché tu a scuola insegni un metodo. E non ti fai un metodo in tre mesi di vacanze.
Il grande tabù, poi, è l'orario scolastico: sa il cielo che orario faranno, a partire dall'anno prossimo. Ora il piccolo ingegnere fa 33 ore, dall'anno prossimo al massimo possono essere 30. Ma chissà quando capiremo davvero quante ore faranno.
Il papà di Rebecca ha chiesto che posizione avessero i sindacati. La risposta è stata: il silenzio più tombale. Quello che è emerso chiaramente è che la Gelmini conta come il 2 di picche, il vero Ministro dell'Istruzione è Tremonti.
E così ieri sera mentre mi lavavo i denti pensavo che:
- questa riforma chi penalizza, alla fine? Le donne e le classi meno colte. Le donne già lavorano poco e male, soprattutto al Sud, così finiranno definitivamente di lavorare. Chi fa fare i compiti ai bimbi, la tata filippina? Chi va a prenderli? Chi fa cosa? Certo, è perfettamente in linea con la visione berlusconiana della donna-geisha, e di tutte le donne che si porta dietro.
- mentre stiravo, ho visto Santoro. Si parlava di scuola, guarda un po', ma di università. Ne ho visto poso, ma quel poco che ho visto mi è bastato. Perché in nonsoquanteore di trasmissione sull'università non è MAI stata toccata la questione di: quante università ci sono in Italia? Perché noi italiani continuiamo a vomitarci addosso le stesse cose, e non si ragione mai sul fare DAVVERO quello che serve???
Ecco, oggi sono davvero stanca, incavolata, depressa e in preda allo sconforto più acuto. Non oso immaginare se ci fossi andata io, a quella riunione.

mercoledì 15 ottobre 2008

Buone maniere - the sequel

Ore 13, il piccolo ingegnere esce da scuola
"Mamma, guarda cosa mi ha regalato la mia-nuova-amata! Un gormito!!"
??????
"Ma topo, sei sicuro?"
"Sì!!"
Mamma non è troppo sicura. Va dall'altra mamma
"Senti, tua figlia ha regalato al piccolo ingegnere un gormito..."
"E dove l'ha preso?", mi guarda stupefatta l'altra mamma
Ahia.
"Non lo so!"
"L'avrà portato via di nascosto a suo fratello, stamattina"
Adesso sono cavoli.
"Topo, devi ridare il gormito alla tua-nuova-amata. Non è suo, l'ha rubato a suo fratello. TU saresti contento se tua sorella ti rubasse i giochi e poi li regalasse? Dai, dammelo, ti prometto che ti compero 3 bustine dei Gormiti".
Siamo andati avanti così per cinque minuti buoni, con il piccolo che cercava di scacciare le lacrime ed io che giocavo al rialzo: sono arrivata a 10 bustine dei Gormiti. Alla fine, gli ho preso il gormito di mano e l'ho passato al volo all'altra mamma.
"Grazie!", "Figurati!", convenevoli tra mamme.
Ci avviamo verso la bici, fuori dalla folla. Sta per salire, si impunta, mi guarda:
"MAMMA, TI ODIO!!"
....
...
...
E così il piccolo ingegnere ha guadagnato tre bustine dei Gormiti in un giorno solo, più altre due dalla Grande Nonna. Ma credo che la frase davanti alla bici non me la scorderò molto presto, diciamo fino all'adolescenza prossima futura. O alla prossima fidanzata.

martedì 14 ottobre 2008

Annunci di lavoro

Cercasi segreteria di direzione YUNIOR

Le sorprese sono sempre dietro l'angolo.

venerdì 10 ottobre 2008

Ogni volta


Ogni volta che attraverso Piazza Cadorna in bici, una delle cose più vicine al suicidio dopo il tagliarsi le vene, mi chiedo come funzioni la viabilità di questa piazza. Veramente, io non l'ho ancora capito.

Intanto, su Facebook ho avviato un interessante discussione, il cui esito per ora è questo.

mercoledì 8 ottobre 2008

Buone maniere


Ore 13, il piccolo ingegnere esce da scuola.
"Ciao amore, andiamo a casa, eh"
"No mamma, aspetta! Devo farti conoscere la mamma di una mia compagna"
????
"Eccola, dài mamma vieni!"
Io e l'altra mamma ci troviamo di fronte in mezzo a una folla di cartelle, bimbi urlanti, genitori-nonni-babysitter che spintonano.
"Piacere, lorenza"
"Piacere, francesca"
Ci guardiamo come due che si stanno chiedendo: "E quindi?!?"
"Ciao"
"Ciao", noi andiamo a Sud, loro a Nord.
"Scusa, ma me la spieghi questa cosa?"
"Eeeeh, perché io ho invitato a giocare la-mia-nuova-amata, ma lei mi ha detto che non poteva venire a casa mia, perché la sua mamma non conosce la mia mamma. Così adesso vi conoscete, e posso invitarla. Sai che ha due cani?!?".
Il piccolo ingegnere è timidissimo, ma quando si tratta di "donne" non lo batte nessuno.

lunedì 6 ottobre 2008

Tempi grami (per tutti)


Di questi tempi una ringrazia di non avere risparmi, né soldi investiti sa-il-cielo-dove, e di non doversi preoccupare per la pensione, perché non ha nessun fondo pensione sul cui andamento catastrofico doversi aggiornare, né nessuna assicurazione.
La mia vita grama mi sembra improvvisamente leggera.
In più, ha un marito ingegnere che l’ha (moralmente) costretta a fare la formichina e a pagare le rate del mutuo, invece di comperarsi una borsa di Prada (di cui sente tuttavia un gran bisogno, però).

venerdì 3 ottobre 2008

Beppe Grillo


Il post di Beppe Grillo di ieri 2 Ottobre merita una veloce lettura, è breve e carino, come ai vecchi tempi.

Postumi adolescenziali


"Buonasera, mi dà Vanity Fair"
"Lo prenda, è lì"
Pago, prendo in mano il malloppo e vedo sulla copertina LUI.



Che figo. E' proprio bello!!, penso, contenta come una ragazzina. Per la sottoscritta, Pierfrancesco Favino è l'uomo più bello del mondo.
Tutto questo, cinque minuti prima di varcare la soglia della scuola del piccolo ingegnere, per la prima, devastante, riunione di classe di prima elementare.

Tentazioni

Di solito resisto, ma questa volta non ce l'ho proprio fatta, mi hanno colpito alle spalle (ormai quando si parla di bimbi mi viene da prenderla sul personale):
Un Centro pediatrico in Darfur.La nostra idea di pace.
Invia un SMSal 48587 e darai un contributo alla costruzione delCentro pediatrico cheEmergency realizzera' a Nyala, in Darfur. Nyala e' abitata da oltre un milione e mezzo di persone, in larga parte profughi in fuga dalla guerra accampati nei 7 campi sorti neisobborghi della citta'. Da oggi al 22 ottobre gli utenti Tim, Vodafone, Wind e 3 potrannoinviare un SMS al numero 48587 del valore di 1 euro oppure effettuare allo stesso numero una chiamata da rete fissa Telecom del valore di 2euro. L'intero ricavato sara' devoluto a Emergency.

giovedì 2 ottobre 2008

Posteggi a Milano


Inquietante, soprattutto per il sottofondo di "si sa ma non si dice", l'articolo del Corriere.it sulla costruzione dei box sotteranei a Milano.