Regalo di compleanno: rivedere dopo sette anni un'amica, e pranzare insieme come se ci fossimo viste il giorno prima, e ritrovarsi in una visione e in un giudizio. Regalo di compleanno: rivedere dopo sette anni un'amica, e ricevere una trottola in regalo. Una trottola di legno, verde.
Una trottola che non so come far girare, fino a quando mia figlia non mi fa vedere come si fa.
E quindi da quando ho compiuto gli anni, feroce ponte verso il 2013 e verso i quaranta, penso a "come mi gira".
Mi gira che se a vent'anni cerchi risposte, a trenta ti smazzi le risposte che hai trovato, a quasi quaranta inizi ad apprezzare lo stare nelle domande, senza fretta di trovare risposte. Si dice anche: la saggezza della vecchiaia.
Mi gira che non ho più voglia di persone che fanno marketing di se stesse all'aperitivo o a cena. Si chiama anche: seleziona meglio le persone con cui uscire.
Mi gira che osservo, e imparo dalle donne che incontro e che apprezzo. E imparo un sacco. Archivia alla voce: le mie personal guru (ricordati di dirlo loro).
Mi gira che se ho le ossa rotte, ho le ossa rotte. E delle mie incazzature, non sono io la diretta responsabile: è chi mi fa incazzare. E mi gira che, mentre chiacchiero con un'amica e distruggo una bustina del tè, posso ammettere a me stessa, tranquillamente, che quella cosa lì mi fa proprio incazzare. Ancora. Ma come, non doveva essermi passata?!?! Non dovevo averla elaborata?!?
Mi gira che vado a vedere la proiezione di Al Quaeda! Al Quaeda! ed esco con più domande che risposte. E mi sembra di essere l'unica perplessa, in sala, ma fa niente. Sorrido. Archivia alla voce: docu-film da rivedere, comunque ben fatto, un argomento che riprenderò su queste pagine.
Mi gira che qui è in atto una mattanza di quarantenni - e quelli che hanno fatto carriera, perché hanno fatto carriera - e quelli che sono precari, perché sono precari - e nessuno ne parla. La storia dirà: LA generazione sfigata, uccisa dai genitori al governo e scaricata dai maestri occupati a difendere solo se stessi. Sentitamente ringraziamo.
Mi gira che cerco di fare discorsi diplomatici, ma chi mi conosce mi dice che la mia faccia mi tradisce. E la mia faccia mi tradisce sempre. Archivia alla voce: tanto vale dire quello che penso.
E poi mi gira che c'è bisogno di spazio per girare, ma di mani che ti tengono lì per non cadere. E questa cosa, scritta così, l'avrei scritta uguale vent'anni fa.
5 commenti:
Buon compleanno?
Buon compleanno !!!!! ;)
augurrrrrrrrrrrrrrrrrrri ma quando, oggi?!?!?
Quindici giorni fa, direi, ma grazie!!! Ma alcuni commenti fuori blog mi fanno sorgere il dubbio di aver scritto cose tristi... Archivia alla voce: rivedere il proprio registro linguistico?
Ma tu non sai (anzi, so che lo sai!) quante volte quest'anno ho pensato di chiudere il blog, e ancora adesso non so bene che strade prenderò/prenderà. Comunque.
Dici che è troppo, la metafora delle mani e della trottola che cade? Mhhh. Mi sa che hai ragione.
Pensa che a me l'idea che ci possano essere delle mani che ti tengono su non inquieta. Ma la scommessa sta tutta in quel possono, mi sa.
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