Illustrazione di Barbara Vagnozzi |
Tempo fa sono stata invitata, insieme ad altre mamme, a trascorrere una mattina in Boiron, l'azienda che produce medicinali omeopatici. Resoconti dettagliati e/o riflessioni sulla mattinata sono qui, qui, qui e ancora qui. E sicuramente su altri blog che in questo momento sto dimenticando.
Senonché, ancora prima di esprimere il mio (fondamentale, direi) pensiero sulla vicenda, sono incappata in un post piuttosto feroce di CosmicMummy. Senza nemmeno aver proferito una sillaba, quindi, sono stata classificata come un'"ingenua". Raccontando l'accaduto, a cena, ho dato il là a una vivace discussione tra la sottoscritta e una fisica che fa ricerca applicata. Le argomentazioni portate dalla mia amica erano perfettamente coerenti con lo standard scientifico di riferimento: la diluizione è eccessiva, è solo zucchero, l'omeopatia non cura niente di serio che possa essere definito malattia. Ergo, è inutile. Quindi, dannosa. Perché poi le persone ingenue (mumble... Dove l'ho già sentito, recentemente, questo termine?) pensano di poter curare i tumori con l'omeopatia, come quello là, ve lo ricordate (come caspita si chiamava?!?). Nessuna evidenza scientifica.
Questo atteggiamento mainstream mi ha fatto molto riflettere, perché a parer mio contiene al proprio interno una serie di assunti errati, e di verità che vengono date per negate.
1. L'omeopatia non cura niente di serio. Vero. Nessuno (mi auguro) tra chi si occupa di omeopatia ha mai affermato il contrario. Con l'omeopatia NON curiamo i tumori, non curiamo la broncopolmonite, non curiamo un sacco di cose. Ma curiamo la tosse, contribuiamo ad alzare le difese immunitarie, alleviamo il mal di pancia dei dentini che crescono o del pomeriggio che arrivano a casa da scuola con quel mal di pancia lì, che non è niente, curiamo gli occhi arrossati, tentiamo di rendere meno fastidiose le punture di zanzara e non so cos'altro perché la mia esperienza si ferma qui. Ho scoperto che con l'omeopatia è possibile aiutare nell'allattamento (e sa il Cielo quanto sia fatico allattare, ma no, non si può dire), nel combattere la nausea da chemio, e altre amenità del genere. La scienza non le considera malattie? Non mi scompongo. D'altronde io sono quella convinta che l'influenza ti viene quando glielo permetti tu, e che la psicoterapia può essere un'alleata nella cura dei tumori. Ma mi piacerebbe sapere allora qual è la definizione scientifica di malattia. Davvero.
2. L'omeopatia è inutile, quindi dannosa, quindi non bisogna parlarne. Più o meno, quello che accade nel nostro Paese. E così arriviamo al motivo per il quale ho intitolato questo post "Al lupo! Al lupo! Prima puntata". Perché in questo post, e nel successivo, affronterò alcune riflessioni innescate dal docu-film Al Quaeda! Al Quaeda! che, come sapete, ho visto la scorsa settimana. Nel libro e nel docu-film vengono ricostruiti i processi di delegittimazione che portano alla diffamazione di un soggetto: nel film c'è un esempio di delegittimazione condotto anche (persino!) attraverso il programma TV Le Velone, e non dico altro. Siamo abituati a considerare la delegittimazione, o la diffamazione, come un attacco esplicito, diretto, a viso scoperto. Ho capito che invece, molto più frequentemente, la delegittimazione sui mezzi di comunicazione non passa solo attraverso le notizie del telegiornale, o i titoloni della prima pagina del quotidiano, ma attraverso la costruzione variegata di un pensiero mainstream nei servizi di cronaca "minore" (chiamiamola così, anche se chi guarda certa TV non si nutre di altro), al programma d'intrattenimento, alla battuta nello show serale, al post anonimo, all'attacco del signor Nessuno. Ne ho dedotto che la vera capacità critica nell'utilizzo e nel consumo dei media, allora, non sta tanto nel soffermarsi sui contenuti ("Sei a favore a contro l'omeopatia?!?" "E' scientifica o no?!?") ma sulla de-costruzione del pensiero corrente, del pensiero mainstream. Qui, come ovunque. (E comunque qui vale la regola: funziona, la uso. Non funziona, cambio. Io che non ho interessi da difendere, non vedo dove stia il problema e la paura.)
2. La medicina è una scienza. Io non so quando la medicina sia diventata una scienza, dato che per molti secoli è stata un'arte. Ma su questo concetto di "medicina come scienza" vorrei soffermarmi due secondi. Perché, in proposito, ho una grossa domanda che mi frulla in testa da quando sono stata coinvolta in questa vicenda di mamme ingenue che pensano di scroccare il pranzo alla Boiron e poi farla franca.
E la mia domanda è proprio questa: la medicina è una scienza - una scienza esatta? O, meglio, come può la medicina essere una scienza esatta, quando lo stesso standard ottiene effetti differenti su due pazienti diversi? E' uno dei due pazienti che è "sbagliato"? Avendo vissuto sulla mia pelle l'incapacità, da parte dei medici, di affrontare il fallimento dei propri sforzi, e l'incapacità di accompagnare una persona verso la fine della propria vita, invece che accanirsi contro la malattia, questa domanda mi frulla in testa da un bel po', ma solo ora ho avuto l'occasione di tirarla fuori. Quindi, cari amici medici e non, fatevi sotto. Che io una risposta la cerco davvero.
11 commenti:
il mio "motto" è la medicina non è 2+2 fa quattro. tutto è vero e tutto non lo è. allo stesso sintomo corrispondono decine di patologie e spesso la stessa patologia può essere curata con decine di farmaci. e talora guarisce anche senza farmaci. alludo a molte malattie dell'infanzia per cui spesso vengono prescritti farmaci assolutamente inutili. e qui mi ricollego all'omeopatia. può essere utile o inutile come molti dei farmaci presenti nei nostri armadietti dei medicinali. ho provato i prodotti omeopatici in gravidanza e allattamento. per me sono stati un grande aiuto e non credo di essere un'ingenua. giustamente come dici tu, non li avrei mai assunti per una polmonite. ne avevo parlato in un articolo sul mio blog (al momento purtroppo non visibile per un problema tecnico) e mi ero attirata un pò di dissensi....
Mia suocera medico sostiene che funziona grazie all' effetto placebo. Bene, visto che questo è seriamente riconosciuto. Vuol dire che sono una che le funziona il placebo.
Ciao, non conoscevo il tuo blog. Sarà il caso o semplicemente un'affintà di vedute e di spunti che lanci e che io condivido in questo tuo post :D!
Bravissima!
Ho condiviso queste tue riflessioni in giro. E adesso aspetto la seconda puntata, eh ;D!
Bellissimo post e ottime argomentazioni. Attendo il seguito! Vale
L'anno scorso mio figlio piccolo ha avuto una broncopolmonite. La mia pediatra classica non gliel'ha nemmeno trovata. Chiedendo alle mie amiche ho trovato una pediatra omeopatica che l'ha preso come caso dell'anno ed è riuscita a curarlo senza antibiotici. Lo vedeva ogni tre giorni, aggiustava le dosi, aggiungeva e toglieva granulini ed estratti vari.. Effetto placebo su un bimbo di 6 mesi? Per ora sono semplicemente grata a questa donna di farci vivere senza medicine..
@mammamedico: riesci a recuperare il link? Mi farebbe molto piacere leggere il tuo post!
@Mammamsterdam: :D a me vengono in mente solo I Placebo (e canticchio...). Scherzi a parte, devo informarmi sulla definizione di effetto placebo [ma quante cose ho da imparare da te...]
@La solita: grazie, davvero, e @Robedamamma prima o poi arriverà il seguito...
@sonoalmondo: caspita, grazie per la tua testimonianza. Noi abbiamo fatto una seria prevenzione per le malattie respiratorie, con l'omeopatia, che ha funzionato molto bene.
mi aggiungo per portare un'altra esperienza in cui l'effetto placebo non spiega molto: se i mei due figli 3 e 7 anni, hanno la febbre che supera i 38 io vado di belladonna e in nemmeno mezzora la febbre scende. certo, se si tratta di polmonite si fanno tutti i controlli del caso ma comunque non diamo farmaci tradizionali, li teniamo sempre in casa per sicurezza ma non ce ne è mai stato bisogno. finora i miei bambini non hanno mai preso nemmeno un aspirina o gocce per le orecchie, speriamo che duri!
anna
Interessante il tuo post.
Io mi curo con l'omeopatia da tanti anni ormai, ma non ho mai applicato il faidate. Ho cercato e mi sono affidata ad un'ottima omeopata, che mi conosce molto bene - questione fondamentale dal momento che l'omeopatia cura la persona nella sua totalità e non il singolo sintomo - e sa cosa darmi per aiutare il mio organismo nei momenti di bisogno.
Quindi credo che uscire dalla logica del self-service sia fondamentale a restituire ad ogni forma di cura - non solo quella omeopatica - la sua peculiarità e la sua funzione.
Con questo non demonizzo la medicina allopatica, quando serve son molto contenta che ci sia. Ma imbottire il nostro corpo di antibiotici, antinfiammatori, antipiretici, anti... non servirà a fare di noi persone più sane.
Infine, per quel poco che so io, la medicina è scienza statistica e perciò fallibile. Umana anche in questo, nel bene e nel male.
Un saluto,
a presto!
:-)
@lorenza, appena ho sistemato il blog mi faccio viva. sembra impossibile, ma sembra che nessuno abbia tempo (o voglia) di occuparsi di un blog amatoriale....
eureka! il blog è sistemato. ho perso un anno di post, per fortuna questo lo avevo scritto prima. come promesso ecco il link
http://www.mammamedico.it/varie/la-giornata-mondiale-dellomeopatia-della-medicina-alternativa/
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