martedì 21 settembre 2010

Mamma, per fortuna che sono un maschio...


"Mamma, per fortuna che sono un maschio!"

"E perché?"

"Beh, intanto perché non dovrò fare cose dolorose tipo far nascere dei bambini..."

Ma come fa a sapere che far nascere i bambini è doloroso? Bah, non sviamo la conversazione.

"E poi?"

"E poi perché non dovrò fare cose schifose tipo pulire la cacca dal sedere dei miei figli"

Gli undici figli, per l'appunto.

"Ma scusa Topo, papà è un maschio però i pannolini ve li ha sempre cambiati e..."

"No mamma, perché io lavorerò talmente tanto, ma talmente tanto, che non ci sarò mai e quindi non dovrò pulire la cacca"

"Bisognerà vedere cosa dice tua moglie..."

E tuttavia, la vedo dura, per la prossima generazione di donne.

11 commenti:

Rossella - Casa Lellella ha detto...

la vedo dura anch'io!

ps. che adorabile ometto ;)

Improvvisamente in quattro ha detto...

Ha già capito come gira il mondo, il tuo piccolo uomo?!?
Che arduo compito che abbiamo, noi mamme di maschi!

Federica MammaMoglieDonna ha detto...

già...
e io che pensavo di educarlo alla collaborazione per dare a mia nuora un uomo come tutte noi lo vorremmo.
Complicato? La natura fa da sé? Speriamo di riuscire a influenzarli, almeno un po'..
Io ci provo!

chiara ha detto...

Potevo mettere in atto il suggerimento del tuo piccolo!
Invece mi sono sorbita tutte le cacche di casa e di tre figli...
Belle le piante che crescono di lato al blog mi piacciono mi ricordano il mio orto.

Sara Salvarani ha detto...

E il problema è che 'sti disgraziati li cresciamo NOI!
Ossignorebenedetto!

digilabfoto ha detto...

..no..no..no..ti prego portalo sulla retta via..sei ancora in tempoooo...siamo noi che abbiamo il compito di cambiare questi uomini del futuro....forza!non mollare!...

lorenza ha detto...

Questo discorso mi ha lasciato esterrefatta perché in casa nostra questo modello familiare non è stato mai esplicitamente applicato (sebbene implicitamente sì, quando il piccolo era molto piccolo, ma questo sarà oggetto di un post successivo). Dato che mi sono più volte chiesta da dove venisse questo approccio, mi sono perfino domandata se questa uscita non fosse legata al fatto che in questo periodo sto lavorando un po' di più e sono più assente del solito... anzi, sono "diversamente presente" (e anche questo dovrebbe essere argomento di un post serio, quando avrò le forze per scriverlo).

Insomma, non so che dire.

P.s. Bello il nuovo sfondo, vero? (sebbene non riesca a centrarlo) Queste radici e questa terra mi piacciono molto, in questo momento...

Chiara Trabella ha detto...

Se mio figlio osa farmi un discorso del genere dopo il fondo che ci facciamo io e suo padre per eliminare le differenze di genere, lo metto a pane e acqua per una settimana!

MP ha detto...

Non ci si può fare nulla, certe cose devono averle nei geni, come i peli sul petto.

Serena ha detto...

Meraviglioso! Perfettamente in tema con quello di cui parliamo su genitoricrescono in questo mese: una questione di genere. Lo condivido sulla nostra bacheca di facebook!

desian ha detto...

Ciao! Beh le donne della prossima generazione si troveranno gli uomini che noi sapremo educare. E gli uomini si troveranno le donne che sapremo educare, sempre noi! Poi il contesto farà il resto e forse qui nasce qualche problema in più... La natura è meglio non lasciarla fare troppo, visto il contesto appunto.