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Trovo incredibile che si ricordi il mio nome. Ma forse è perché sono una delle poche presenze, nella sua vita lavorativa, al di sotto dei settant'anni. Sbaglia a farmi le impegnative per gli esami. Sgrana i suoi occhioni e mi chiede: "Allora cosa facciamo, prendiamo l'antibiotico, cosa dice?". Parla lentamente, sottovoce, e ogni volta mi chiedo come faccia ad avere tutti quei figli. Ha appena imbiancato lo studio, con un trompe-l'oeil che avrà si e no quarant'anni, e due balconcini al terzo piano a strapiombo sul cortile interno.
Intessiamo strampalate conversazioni mattutine al telefono, una più addormentata dell'altra. E' stata l'unica a dirmi, una volta: "Ah ma già che lei è una mamma normale", concedendomi di andarle a fare visita. Sa usare la segreteria telefonica come pochi altri, da lei ho imparato che esiste il prefestivo, fa visite lampo ma ha l'occhio lungo, le sue diagnosi telefoniche sono per lo più azzeccate, e ogni volta mi chiede se abbiamo fatto la cura con il Biomunil o con l'Immunomix. E' appassionata di montagna e di Lego. Ogni tanto mi fa solennemente incazzare. Ha uno studio al piano terreno con un sacco di aggeggi colorati.
E' in discussione un decreto legge per togliere il pediatra ai bambini al di sopra dei sette anni, che possono agevolmente essere curati dal medico di base.
Non affannatevi a cercare la notizia sulle prime pagine dei giornali online, prima vengono i finti tagli agli stipendi dei parlamentari e poi l'ondata di freddo che ci sta per colpire. Trovate però già qui una mezza smentita
Già me lo immagino: "Allora signora cosa facciamo, gli diamo l'antibiotico oppure no? E poi se volesse provare questa cura... Ma nooooo che bisogno c'è di portarlo dalla specialista, signora"
Toglieteci la scuola, toglieteci il pediatra.
Toglieteci la possibilità di avere un lavoro stabile e decentemente retribuito.
E non venite a raccontarci che siamo noi che non lo vogliamo.
Chiedeteci se i nostri figli andranno all'Università.
E poi chiedeteci che università troveranno.
E poi non chiedetevi come mai in Italia non si fanno (quasi) più figli, ma chi sono quelle pazze che ancora mettono al mondo dei figli nel nostro Paese.