venerdì 20 maggio 2011

Dietro l'angolo: quando ti rubano il posto dove vivi (ditemi dove sbaglio)


La portiera è persa dietro il rebus della raccolta differenziata.
Il lattaio aspetta che arrivi agosto per andare a ballare a Rimini.
La parrucchiera pensa alla sua casa sopra Camogli.

Cammino per strada con il Piccolo Ing. che mi chiede perché Milano verrà invasa dalla droga e non dai marziani, quando incrociamo due ragazzi. Lei è in canottiera e ha un tatuaggio gigante, mi passa un foglio. La considerazione è che difficilmente possa essere un volantino elettorale - anche se ho appena visto all'asilo una mamma araba con al collo un portachiavi di "Forza Milano!", quindi smetto di farmi inutili idee preconcette e di trovare un senso alle cose e sbircio, mentre spiego a Piccolo Ing. che settimana prossima si va ancora a votare, e quindi lui ha un altro lunedì di vacanza assicurato e che a Milano la droga c'è già, quindi nessuna invasione.

Ci sono dei ragazzi sul tetto delle villette-Aler.
Le villette-Aler sono un agglomerato di ville degli anni Venti ormai in semi abbandono (c'è o c'era, non so più, un sert e poco altro, oltre a qualche ufficio e qualche pensionato, pure lui in stato di semi-abbandono). Non solo. Le villette-Aler sono luogo di immaginaria speculazione edilizia di tutto il quartiere.

Tutti gli abitanti del quartiere hanno speso almeno cinque minuti della loro vita pensando (in ordine):
A. Pensa che spreco economico possedere un simile patrimonio immobiliare e lasciarlo lì vuoto e decadente (perché il vero milanese per prima cosa monetizza)
B. Come potrei fare ad accaparrarmene una a prezzi Aler (perché il vero milanese monetizza e vuole fare il furbo come tutti gli altri);
C. Lasciamo perdere, prima che le abbattano per farci un grattacielo o le diano ai Rom (perché il vero milanese deve mantenere comunque il low-profile).
Credo che la stragrande maggioranza degli abitanti del quartiere non sapesse, fino a ieri, che le villette-Aler sono oggetto di riqualificazione-Expo. Cosa questo voglia dire, nonostante abbia cercato qui e là (anche sul sito dell'Aler), non sono riuscita a capirlo. I ragazzi del tetto sostengono che le villette verranno risistemate e rivendute o affittate ai soliti amici di "all'interno di un piano connesso ad Expo 2015 gestito da una holding della Regione".

Al ritorno abbiamo fatto il giro lungo, siamo passati dalla cartolaia (esasperata da due giorni di tubo di scarico della camionetta della polizia davanti all'ingresso del suo bugigattolo) e siamo passati a vedere i ragazzi sul tetto (ma non ditelo a nessuno).

La cosa assurda e triste è che i ragazzi del tetto son lassù e non hanno nessuna richiesta da fare. Io invece una richiesta ce l'avrei. Ed è una richiesta di informazione: possibile che debba aspettare che gli anarchici salgano sul tetto per sapere che le villette-Aler sono/saranno oggetto di riqualificazione?

Non mi piace. Non mi piace stare in un posto dove devo venire a sapere che le cose mi cambiano sotto il naso perché gli anarchici son saliti sul tetto. Non mi piace un posto dove la notizia è che ci sono gli anarchici sul tetto, ma cosa ne sarà di quel tetto non è notizia importante (basta che lo sappiano i pochi informati, per il resto chissenefrega).

Non è un posto mio, ma è il posto dove abito.
E io vorrei abitare in un posto mio.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

io sto in una piccola città, e in quanto a informazione non siamo messi meglio, credo però che farsi delle domande sia già un buon passo avanti: poi le informazioni andiamo a cercarcele! :-)

MammaNews ha detto...

quanto sono d'accordo Lorenza con questo discorso. anche questa è una ingiustizia che viene perpetrata regolarmente e subdolamente ai danni di noi cittadini che non abitiamo semplicemente in un posto, ma lo animiamo, ci facciamo crescere i nostri figli, lo caratterizziamo e magari vorremmo migliorarlo

supermambanana ha detto...

non c'entra niente, ma posso dire che secondo me sei una delle piu' belle tastiere (si dira' cosi' invece che penne?) in assoluto? I just love your style, per dirla in milanese corrente.

Mammain3D ha detto...

Che bel post, Lorenza!
Condivido tutto, tristezza e desideri compresi.

lorenza ha detto...

@luciebasta: hai ragione, sono davvero convinta che come cittadini dovremmo tutti "andare a cercare" le informazioni (anche se, in teoria credo ci siano persone pagate per "dare informazioni). A me sembra che in questo momento siamo in una fase di passaggio dal passaparola di quartiere (che prima funzionava, e ora non più) a un altro livello di condivisione di informazioni, che però ancora non funziona per tutti (Internet) e che soprattutto le persone non sanno ancora bene come usare sulle questioni di politica e di vita cittadina... Io credo davvero che sia necessario passare in fretta a una ri-condivisione delle informazioni e del passaparola, è una questione di democrazia (oh! l'ho detto!!)

M di Ms ha detto...

Stand up and speak loud!

lorenza ha detto...

@Mammanews: prendo le tue parole e me le custodisco, così come custodisco le immagini della tua bellissima città!

@supermambanana: thanks, A LOT! (mammamia, parliamo quasi la stessa lingua ;)

@mammain3D: mentre scrivevo ripensavo a storie di altri quartieri di Milano, ripensavo a quello che mi raccontavi...

lorenza ha detto...

@M di Ms: vado sui tetti pure io? (m'immagino già il titolo: "Tardona metropolitana sui tetti delle case Aler")

supermambanana ha detto...

@MdiMs, ma allora il milanese e' il nuovo esperanto! :-)

@lorenza, hai visto come con un'abile mossa il TG1 ha cavalcato la situazione? Ah, certo, era casuale... certo...

http://tv.repubblica.it/copertina/pisapia-e-gli-autonomi-lo-strano-accostamento-del-tg1/68780?video

lorenza ha detto...

Sono ALLUCINATA. Io che vivo in Italia non guardo la TV italiana e il Tg1, e ogni volta mi stupisco di come si possa arrivare a tanto. Grazie per la segnalazione

Maddalena ha detto...

Sono una milanese doc, per vivere decentemente in quattro in una casa ho trovato un bel paesino a 15 km dal centro ma vivo ancora Milano perchè ci sono tutta la famiglia e tutti gli amici.
Tra un mese ci trasferiamo a Madrid: mi porterò Milano nel cuore ma ci sono tanti aspetti che non mi mancheranno..hai proprio descritto uno di questi

Giuliana ha detto...

sai che cosa, Loe? ci vengo anch'io sul tetto con te.

cogito ergo suo ha detto...

Lorenza, ho scoperto per caso il tuo Blog ma mi piace molto! Quello Che dici é vero e altrettanto triste! Il problema é Che ormai ci siamo abiutati alle notizie adattate, alle verità ben nascoste da sapienti paraventi Di. Una disinfirmazione voluta.
É triste lasciare un Mondo del genere come eredità ai nostri figli.
Vivo a Vienna e ci vivo bene ma soffro a vedere il Mio paese cosí tristemente ipocrita!
Ti mando un sincero abbraccio e un pensiero positivo nell'armadio speranza Che il coraggio Di segnalare il tuo malessere possa essere contagioso

Ciao e a presto
Claudia

lorenza ha detto...

@Giuliana: :) "Il Barone Rampante" è uno dei miei libri più amati in assoluto...

@Claudia: grazie Claudia, a quanto pare siamo in tanti! ;) incrociamo le dita, e proviamo a cambiare...

miss suisse ha detto...

Ciao ogni tanto passo di qua e mi godo la tua bella scrittura e soffro per la mia amata città per cui continuo a nutrire sentimenti ambivalenti (vivo in Svizzera, il che mi fa amare di brutto Milano, perchè la malsopporto..., però quaterospi si devon ingoiar per star a Milano, per star in Italia?), però ci tornerò, nonostante tutto, perchè preferisco lottar dal di dentro che osservar da fuori...quasi quasi ci vengo pure io sul tetto. Ma parlando di case Aler ti riferisci per caso a quelle di piazza Aspari e dintorni?