tag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post1369896567346385235..comments2023-05-17T15:19:31.385+02:00Comments on Milano e Lorenza: Quote rosa (e dintorni): rivoluzionare il lavoro?lorenzahttp://www.blogger.com/profile/04602809226536342294noreply@blogger.comBlogger14125tag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-57883350963507570152011-03-14T15:43:52.764+01:002011-03-14T15:43:52.764+01:00Io ho una vicina danese che mi racconta che da lor...Io ho una vicina danese che mi racconta che da loro quando la Norvegia ha introdotto le quote rosa, hanno storto il naso, perché non volevano che la rivoluzione fosse introdotta dall'alto. Oggi se ne pentono. E guardate qui che meraviglia la Norvegia http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-97cbc237-7305-4d48-90de-5bcab4ef39f4.htmlAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/10070134561531310161noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-73695140764469861102011-02-23T22:25:19.853+01:002011-02-23T22:25:19.853+01:00No, non è una direttiva è un parere, come ben sai ...No, non è una direttiva è un parere, come ben sai è una cosa molto diversa! Ho letto di questa vicenda "dentro" il Parlamento...lorenzahttps://www.blogger.com/profile/04602809226536342294noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-22218614169905199722011-02-23T14:14:12.016+01:002011-02-23T14:14:12.016+01:00sicuro sia una direttiva EU addirittura? Da quel c...sicuro sia una direttiva EU addirittura? Da quel che so io l'EU sta "considerando l'opportunita'" di cominciare a discutere delle quote, a partire da un meeting il mese prossimo in cui si iniziera' a parlare di iniziative di auto-regolamentazione - se l'autoregolamentazione non dovesse funzionare allora si considererebbe se introdurre le quote. Capisco che sarebbe un bel colpo per l'Italia scavalcare la EU e azzerare in un botto le accuse di genderism, ma rimango scettica :-) oh, poi, saro' felicissima di esser contraddetta dai fatti!supermambananahttps://www.blogger.com/profile/05006037726429931597noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-63465828732876089692011-02-23T13:58:23.402+01:002011-02-23T13:58:23.402+01:00@LGO: questo tema OT mi interessa moltissimo, in r...@LGO: questo tema OT mi interessa moltissimo, in realtà... Ne parliamo? Ci regali un post?<br /><br />@Lanterna: non è una questione di regole, è una questione di approccio e di cultura: nel tuo caso, ha vinto il potere del preside che, per fortuna, ha un approccio non burocratico alla vicenda. In un'azienda privata... mumble mumble... non so, credo che anche in quel caso avrebbe vinto "il caso", a seconda della persona con la quale avresti avuto a che farelorenzahttps://www.blogger.com/profile/04602809226536342294noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-81753650502658015512011-02-23T13:53:37.882+01:002011-02-23T13:53:37.882+01:00@supermambanana: le quote rosa ci sono anche in Sp...@supermambanana: le quote rosa ci sono anche in Spagna, dal 2007, le stanno introducendo in Francia e mi sembra in altri Paesi (è una direttiva EU). Non so se l'Italia sia pronta (anzi, lo so: non è pronta), ma io appartengo molto alla scuola di pensiero: "buttalo in mare, e imparerà a nuotare". Lo vedo ogni giorno, sulla mia pelle e su quella di tante altre persone: "Non è in grado di farlo, di prendersi questa responsabilità" - e uno si chiede: "ma se mai lo faccio, quando mai imparerò a farlo?"<br /><br />P.S. :) E comunque, per approccio culturale, sono mille milla lontano dalla Norvegia!!lorenzahttps://www.blogger.com/profile/04602809226536342294noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-2800130909544806222011-02-23T13:41:39.625+01:002011-02-23T13:41:39.625+01:00@OcchidiNotte: grazie, è davvero importante impara...@OcchidiNotte: grazie, è davvero importante imparare a fare lobby!<br /><br />@Stefania: servono cambiamenti, prima di tutto culturali (e a questo lavoriamo)<br /><br />@MdiMs: non so, ogni tanto mi chiedo quando il sindacato uscirà da una visione ideologica della realtà e scoprirà di avere perso per strada così tanti pezzi, in questo Paese... E' molto triste, ed è sempre e ancora un'occasione persa<br /><br />@Manuela: grazie, ti ho letto con piacere!!lorenzahttps://www.blogger.com/profile/04602809226536342294noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-6088295310338314032011-02-23T11:45:21.064+01:002011-02-23T11:45:21.064+01:00Sulla scia di LGO e del discorso sull'organizz...Sulla scia di LGO e del discorso sull'organizzazione del lavoro, lascio la mia testimonianza. Sono statale e ho un compito, ovvero inserire la programmazione didattica della mia facoltà in un DB.<br />La scadenza era per il 30 giugno, ma, siccome si tratta di avere a che fare col ministero, le scadenze slittano continuamente.<br />Al 30 giugno io ho inserito la gran parte dei dati, e quelli che mancano dico che li potrò inserire da casa durante il congedo parentale, se nel frattempo arriveranno (e lo farò gratis, perché il mio lavoro non verrà riconosciuto a livello retributivo). Il mio preside è d'accordo, il responsabile del progetto no. Vince il preside, ma vengo trattata come una fannullona.<br />In un'azienda privata, che fine avrei fatto?Chiara Trabellahttps://www.blogger.com/profile/06015529309443599558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-28433803732198371572011-02-21T23:31:05.233+01:002011-02-21T23:31:05.233+01:00Se si potesse partire dal presupposto che i lavora...Se si potesse partire dal presupposto che i lavoratori della scuola sono, appunto, lavoratori (e non fannulloni), la scuola potrebbe essere un buon terreno per studiare come avviene, di fatto, la conciliazione tra lavoro e famiglia quando l'orario è parzialmente flessibile e buona parte del lavoro può essere svolto a casa. Perché io ho l'impressione che ci sia un po' questo mito per cui la flessibilità improvvisamente rende tutto più gestibile, e invece la rivoluzione del lavoro potrà avvenire solo quando verrà rivoluzionata anche l'organizzazione familiare.<br />Il che, mi rendo conto, è un po' OT rispetto al tema delle quote rosa...LGOhttp://oglaroon.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-1173359698433911202011-02-21T22:36:22.064+01:002011-02-21T22:36:22.064+01:00e ma se scrivete in quindici dove rispondo? :-P va...e ma se scrivete in quindici dove rispondo? :-P vabe sosto qui da te.<br /><br />sono perplessa, come penso anche te. Mi preoccupa questa legge in Italia, non credo siamo pronti. Non si puo' partire dalle quote rosa cosi', a cacchio. Secondo me. La norvegia e' l'unico posto, se non erro, in cui ci sono le quote rosa nei CdA, l'unico sul pianeta, e gia' questo a me metterebbe i sudori freddi. Come ci mettiamo in confronto? Riusciremo (non ho letto il disegno di legge quindi parlo aprioristicamente) a influenzare con la legge il mondo del lavoro, o sara' piuttosto il contrario, il mondo del lavoro, all'italiana come sempre, trovera' un modo di sgamare? In fondo anche il nostro governo attuale ha una quota rosa... ho bisogno di aggiungere altro? Le quote rosa in norvegia sono accompagnate da misure come: e' vietato avere riunioni del CdA dopo le 4 del pomeriggio. Oppure come: il periodo di maternita' viene diviso in 3 parti, una parte la deve prendere la mamma, una parte il padre (LA DEVE PRENDERE) e la terza parte e' libera. Noi ci freghiamo le mani pensando si, facciamo lavorare i papa', ma io penso che sia piu' sottile di cosi': l'obbligo per i padri a prenderla sottindende l'obbligo, come faccia seconda della medaglia, per le madri di NON prenderla per un terzo... insomma, mi sa che questa legge voglia fare un passo troppo lungo per le gambettine rachitiche che ci ritroviamo al momento.supermambananahttps://www.blogger.com/profile/05006037726429931597noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-42674608783714125192011-02-21T21:25:22.245+01:002011-02-21T21:25:22.245+01:00botta e risposta unificata... su http://www.ipazia...botta e risposta unificata... su http://www.ipaziaevviva.blogspot.com/<br /> Oggi un post a blog unificati nato da un'idea di Stefania Boleso con altre donne ha messo a punto alcune riflessioni sulle quote rosa nei Cda il cui disegno di legge (legge Golfo-Mosca) è in dirittura d'arrivo al Senato tanto che Parimerito ha organizzato un sit-in davanti a Palazzo Madama, sede del Senato, Martedì 22 Febbraio alle ore 12.00, giorno cruciale per la sua approvazione.<br /><br /> Questo comunque è stata la risposta al loro post:<br /><br /><br /> Grazie Stefania & Co. di aver messo, insieme, queste riflessioni. Essere insieme è importante. Soprattutto per noi donne, che a volte ci perdiamo in cavillose dissociazioni. Che spesso siamo incapaci di fare lobbying e per anni siamo state convinte che assimilare modelli maschili ci rendesse più forti e vincenti. Se ci sono ancora donne che vedono le quote rosa come un insulto, come una minaccia alla meritocrazia invece che la sua spalla più efficace, forse la causa è da rintracciare nelle comunicazioni riservate a noi donne. Certo, a volte, si parla del loro valore, anche economico, e del loro contributo. Si parla della banca d’affari americana Goldman Sachs quando dice che l'aumento della presenza delle donne potrebbe portare alla crescita del 22 per cento del Pil. Oppure di Davos, e del The Gender Equality Project, sottotitolo Equal Value, Equal Respect, che ha avviato un protocollo per portare a una partecipazione equa di donne nelle posizioni chiave. Ma poi tutto svanisce nella pubblicazione di volti felici e sorridenti, circondati da bambini bellissimi o da sereni pancioni. Immagini che cancellano in un attimo, con una sorta di mistificazione consolatoria, la sofferenza e la fatica delle scelte che le donne hanno dovuto compiere. E soprattutto danno l’impressione che si possa trovare una via d’uscita individuale (o peggio ancora che questa sia l’unica). Purtroppo il bene comune non è la semplice sommatoria dei beni individuali. Tante di noi hanno nella loro relazione con il proprio compagno un rapporto edificante e di reciproco sostegno. Magari hanno anche un lavoro di successo. Purtroppo però, rinchiudersi in un castello dorato con tanto di principe azzurro non ci assicura di vivere in una società più giusta e più rispettosa di tutte e tutti noi. Il benessere personale non è mai stato garanzia di benessere reale. Anche se, il percorso di crescita interiore che ciascuna di noi a suo modo - utilizzando blog, luoghi di confronto o stili di vita alternativi-, sta compiendo, è senza dubbio un portatore sano di ricchezza. Io credo, per deformazione professionale forse, che l’informazione e l’esatta comunicazione di questi temi sia fondamentale. Credo che le donne siano chiamate a un ruolo decisivo in un momento epocale e per questo debbano studiare, riunirsi, prepararsi. E soprattutto, dopo aver imparato a chiedere e a pretendere, non concedere più a nessuno che non sia disposto a portare avanti le nostre richieste, il loro consenso o appoggio.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-9623781076603425512011-02-21T15:34:53.342+01:002011-02-21T15:34:53.342+01:00Ciao, tramite Twitter mi sono imbattura nel tuo no...Ciao, tramite Twitter mi sono imbattura nel tuo nome e sono venuta a sbirciare il tuo blog..interessante e carino. Ti seguirò con piacere!!!<br />a prestoFabihttps://www.blogger.com/profile/09919611763970108565noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-69675210384698539052011-02-21T14:19:06.203+01:002011-02-21T14:19:06.203+01:00Come sai sono d'accordo.
Leggendo il tuo inter...Come sai sono d'accordo.<br />Leggendo il tuo interessantissimo post pensavo a mia madre, che è riuscita a diventare dirigente bancaria senza raccomandazioni. Però dirigente di agenzia, in sede a coordinare le agenzie non ce l'hanno mai fatta andare, hanno sempre preferito uomini, anche meno qualificati di lei. <br />Un giorno si è incaxxata, ha preso la tessera sindacale, l'ha tagliata a metà e l'ha spedita senza nulla aggiungere al responsabile del sindacato. Apriti cielo!<br />Ecco, io vorrei che tutte le donne discriminate sul lavoro tagliassero a metà la loro tessera sindacale e vorrei le quote rosa: gli uomini si coprono tra di loro, coprono le loro mediocrità, si dividono in cordate di potere, condividono valori da branco.<br />Siamo stufe.M di MShttp://managerdimestessa.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-68103681017880223202011-02-21T13:48:22.615+01:002011-02-21T13:48:22.615+01:00Sono d'accordo cone te: servono cambiamenti si...Sono d'accordo cone te: servono cambiamenti sia dall'alto, che dal basso.<br />Ma, soprattutto, servono cambiamenti.<br />Quindi speriamo che domani al Senato la legge venga approvata senza modifiche!Stefania Bolesohttps://www.blogger.com/profile/05105168218423687640noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7092037757372576192.post-83956916055446993612011-02-21T10:28:22.328+01:002011-02-21T10:28:22.328+01:00Veramente molto interessante questo articolo. Sopr...Veramente molto interessante questo articolo. Soprattutto perché non fa parte di quel genere di articoli di stampo femministi urlati ma ciechi.<br />Penso che certe logiche arrabbiate e vittimiste tipiche di questo movimento debbano per forza di cose essere superate. SI può ottenere molto cercando di collaborare. <br />E' difficile per le donne collaborare. Possiamo essere amiche ma, potenzialmente, siamo tutte, indistintamente, per cultura secolare, potenziali rivali e potenziai pericoli per il nostro territorio. Superare, o quantomeno migliorare, fare un passino oltre questa logica potrebbe aiutare tutte noi moltissimo. Siamo le prime che ci mettiamo i bastoni fra le gambe. Siamo le prime a criticare, giudicare e condannare le nostre stesse simili. Non di rado sono le dirigenti donne che fanno più storie sulla maternità delle dipendenti donne.<br />Penso sia importante l'azione che fai e che fate. Un piccolo passo, un piccolo sassolino verso il cambiamento.<br />Io mi occupo di nuove professionalità e di cultura. Sono molto interessata a questa iniziativa.Anonymousnoreply@blogger.com