giovedì 31 maggio 2012

Ma dov'è finita


Qualcuno si chiede, e mi chiede, dove sono finita.

Oggi sono su GenitoriCrescono, e parliamo di scuola.

E il prossimo 9 Giugno mi trovate pure qui:




Una presenzialista pazzesca.

venerdì 4 maggio 2012

Cosa desidera il quarantenne di successo

Guido Martinetti e Federico Grom sono gli enfants prodige dell'imprenditoria italiana: sono ovunque, trasmissioni TV, radio, giornali (e dato che sono avanti non hanno neanche fatto la fatica di aprire un blog, che ormai fa anche un po' basso profilo, prima di scrivere un libro).

Sono enfants perché in un paese dove l'età media è 44 anni, loro ancora under 40 hanno un'azienda di 500 dipendenti; sono prodige perché dopo gli stilisti che fanno anni Ottanta (tutti o quasi fatti fuori dai grandi fondi di investimento e dalle multinazionali del lusso, tra le quali manco una italiana) e i designer che fanno anni Novanta (e che regalano a Milano ultimi barlumi di civiltà), la nuova gloria dell'esportazione nazionale in questo triste nuovo Millennio è l'italico cibo. E loro, appunto, hanno portato in tutto il mondo una delle nostre gloriose cibarie nazionali, il gelato, quello buono.

In più sono belli (oddio, il Federico ha un penchant un po' nerd, il Guido da fighetto torinese, ma volete mettere rispetto a quello che si vede in giro? Niente che una donna sapiente non possa aggiustare in un paio di mesi), trasudano intelligenza (uno è il genio dei numeri e l'altro del marketing), sono simpatici, lavorano come dei matti ma (evidentemente) se la godono, con quell'understatement sabaudo-milanese che va tanto, di questi tempi.


E dunque, mentre li guardavo ieri sera intervistati a DeejayChiamaItalia, cosa salta fuori?
Cosa desidera il quarantenne di successo?

Una famiglia.

Glom.
E' chiaro che i due non sanno di cosa parlano.
E' che chiaro che fa anche molto marketing. C'è chi insegna.
Ma, suvvia, dato che sono così carucci gli do il beneficio di inventario: facciamo finta che fossero sinceri  al 100%. Devo dire, mi hanno fatto una gran tenerezza.





E dato che hanno la mia età (vabbe' le signore non dicono mai la loro età e io su un anno o due posso anche mentire, no?), non posso fare a meno di fare confronti e pensare che mentre io sfornavo due figli, mi arrabattavo tra un progetto e una partita iva dei poveretti, macinavo chilometri e anni in vai a prendere a scuola-porta a scherma/nuoto/danza/karate/giardinetti/catechismo/festadicompleanno/spettacolodinatale-organizzalevacanze-alzatidinotte-dailatachipirina-celafaraiapagareletasse?-litigaconmarito-failapceconmarito-sopportapazientemente-vedraicheprimaopoiescidaltunnel-chissàcosafaròdagrande-mannaggiaamemachi*****melohafattofare, loro si sono fatti il mazzo, e gli è andata bene.

Non per dire che uno non è mai contento di quel che ha.
Ma così, per dire che è la vita - che siamo un po' noi, quelli della generazione a cui manca sempre un pezzo. Ogni tanto, anche due.