giovedì 26 aprile 2012

Ma voi vorreste che vostro figlio fosse Messi o Maradona?

Riprendo il titolo dall'editoriale di oggi di Gramellini su La Stampa, Perché Messi non è Maradona, con il quale non so bene se essere d'accordo o no (più no che sì, probabilmente).

Innanzitutto, perché di calcio non so proprio niente (sono quella che passa le partite a chiedere "Ma questo chi è?"). In secondo luogo, perché non so se sei proprio solo tu che fai vincere le partite alla tua squadra.

Comunque.

Dato che il calcio è anche una metafora di vita, la questione che mi attanaglia è questa: preferireste avere un figlio genio-di-successo, ma infelice nella vita (perché diciamocelo, quanti pittori-musicisti-attori-scrittori dei quali ricordiamo il nome possono dire di avere avuto una vita felice, o quantomeno mentalmente sana?) o un figlio geniale ma che si accontenta di una vita approssimativamente vicino alla felicità?

Ecco, non che io sia la madre di Baudelaire o di Emily Bronte, ma questa domanda un bel giorno me la sono posta. Chiaramente, io preferirei essere la madre di Messi. E non so se Maradona sarebbe diventato Maradona, con una madre come me. Ma... E se avessi avuto un figlio come Maradona?

E poi c'è questo stereotipo tipicamente post-romantico di genio e sregolatezza, che continua a produrre un sacco di sregolati e pochi geni, di questi tempi. E mi viene da pensare che forse su questo stereotipo bisognerebbe che si ragionasse un po', ma poi non lo so. Voi che ne dite?

martedì 10 aprile 2012

Tip of the Day: sento solo chi sussssssurrrrra


Piccoletta, vol. 8: "MAAAAAMMMMMAAAAAAAA VOLEVODIRTICHE"
Junior, vol. 9: "PISELLOCACCAPOPO'" (sì, è ora di iniziare a parlare di sesso con Junior)
Lorenza, vol. 10: "BIMBI BASTA STRILLARE TUTTI QUANTI!!!"
Ing. vol. 11: "VI METTO IN CASTIGO SE STRILLATE ANCORA!!"

Questa è una quotidiana conversazione in casa nostra.

Oggi, dopo aver strillato per cinque giorni di vacanza, aver strillato al termine del pranzo (MAMMA BASTA NON NE VOGLIO PIU'), aver strillato al recinto (MAAAAAACCHIA VIENI QUI), aver strillato per strada (MAMMMA MA JUNIOR MI HA DETTO DI VENDERE I VESTITI SE VOGLIO I SOLDI PER LE FIGURINE), aver strillato per strada (BIMBI BASTA STRILLARE PER STRADA), aver strillato sul pianerottolo (AHAHAHAHAHA PICCOLETTA CI SEI CASACATA), ecco l'illuminazione.

"Ok bimbi, volevo dirvi che da questo momento in poi io sento solo le persone che parlano a bassa voce".
"Cosa, mamma?"
"Sento solo le persone che parlano a bassa voce"
"Ah"
"Mamma vado a fare la cacca"
"Mamma posso guardare la TV?"


"Mamma, ma fino a quando dura questa cosa?"
"Per sempre, io le persone che urlano non le sento più"
"Davvero?!?"


E' calata la pace, un alone di silenzio innaturale aleggia da dieci minuti in questa casa.

I credits per cotale ispirazione vanno a Le Sussurateur, mitico ladro ne Il gatto con gli stivali: i Tre Diablos, inedito contenuto nel DVD de Il Gatto con gli Stivali, e a QAF.Quoziente di Autostima Familiare, di cui si parla qui.